La convocazione del 28,29 2 30 settembre sarà la volta buona per eleggere il nuovo Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici della provincia di Agrigento
Lo abbiamo anticipato nel nostro precedente articolo (cliccare qui per leggerlo) che le votazioni utili -come da prassi- sarebbero state quelle della seconda convocazione, per la quale occorre la presenza al voto di almeno un quinto degli iscritti. Vedremo se abbiamo avuto ragione
Si vota dunque sabato 28, domenica 29 e lunedì 30 settembre e l’orario di votazione è dalle ore 8,30 del mattino sino alle ore 20,00 di sera.
Si va verso la riconferma del presidente uscente, Santo Pitruzzella, che è stato molto dinamico e produttivo durante il quadriennio 2021/2024 e che sicuramente saprà ben continuare a svolgere il suo mandato nell’interesse degli iscritti e del territorio di riferimento.
D’altronde, c’è una sola lista in campo ed è denominata “Continuità”.
La lista è composta da Santo Pitruzzella, Mattia Aquilino, Onofrio Cacciatore, Giovanni Calcara, Vincenzo Carita’, Domenico Condello, Pietro Curella, Maria Rita Falco Abramo, Paolo Felice, Carmelo Graceffa, Alfonso Lo Zito, Adriana Malfitano, Riccardo Mandracchia, Francesco Petrusa e Vito Sclafani.
Una sola lista, denominata “Continuità”, anche per gli odontoiatri e per il collegio dei revisori.
La lista degli odontoiatri è composta da Luigi Maria Pio Burruano, Luigi Traversa, Simona Taibi, Fausto Armenio e Daniela Falzone.
Quella del Collegio Dei Revisori è composta da Salvatore Casà e Giuseppe Mascarella (come membri effettivi) e da Francesca Giglia (come membro supplente).
Il busillis non è vedere chi vince, dal momento che ci sono liste uniche con un numero di candidati pari a quelli da eleggere.
La vera sfida è di saper confermare la prassi: cioè, eleggere i nuovi consiglieri medici ed odontoiatri e i nuovi revisori in questa seconda convocazione del 28, 29 e 30 settembre.
Non che ci siano problemi particolari (dal momento che, nella terza convocazione, non c’è quorum per la validità e quindi la votazione sarà utile in ogni caso), ma raggiungere il quorum di almeno un quinto degli iscritti è una prova di democrazia concreta, partecipazione attiva e responsabilità costruttiva.
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