Palazzo Grazioli, a Roma, ha accolto la conferenza stampa di presentazione del programma di “Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025”
Hanno parlato il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, l’assessore alla Cultura, al Turismo e ai Grandi eventi del Comune di Agrigento, Costantino Ciulla, il direttore generale della Fondazione Agrigento 2025, Roberto Albergoni, il direttore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Agrigento, don Giuseppe Pontillo, il Presidente del Polo universitario territoriale di Agrigento, Giovanni Francesco Tuzzolino, e il CEO del gruppo Qubit, Luca Morvilli.
Presenti importanti testate giornalistiche, nazionali e internazionali, così come sottolineato e apprezzato dal Presidente dell’Associazione Stampa Estera, Maarten Van Aalderen, nel corso del suo intervento.
Francesco Miccichè
si è soffermato sulla genesi del progetto, affermando che “la sua anima non è la sola Città di Agrigento, ma il patrimonio materiale e immateriale della Provincia, compresa Lampedusa. Un patrimonio con molte sfumature. Prima di essere sindaco sono stato il medico che ha visitato migliaia di persone migranti, ho incrociato occhi e ho imparato che l’accoglienza, l’integrazione, il dialogo, anche quando avviene senza parole, è un valore profondo per l’umanità tutta. Agrigento ha creato un progetto che parte dalla sua identità profonda e che lavora su accoglienza e inclusione con vero coraggio.”
Roberto Albergoni
ha parlato di Agrigento e dei Comuni di tutta la provincia come “Capitale Italiana della Cultura”, con “oltre 44 progetti già inseriti nel dossier di candidatura a cui si aggiungono altre straordinarie iniziative proposte da tutte le istituzioni culturali del territorio”, per costituire un programma culturale ricco, con un messaggio peculiare: “Lasciati abbracciare dalla cultura”.
Francesco Paolo Scarpinato
ha rilevato che “Agrigento Capitale Italiana della Cultura è importante per tutta la Regione, è una leva strategica per il suo sviluppo”.
Roberto Sciarratta
nella qualità di direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, presente in video-conferenza, ha annunciato che una prima mostra, “I tesori d’Italia”, sarà inaugurata sabato prossimo a Villa Aurea, con quadri di ventidue artisti, provenienti dalle venti regioni italiane, col significato simbolico dell’unione, contro discordie e separazioni.
Don Giuseppe Pontillo
ha spiegato: “Il percorso che abbiamo fatto insieme mette al centro, tra l’altro, l’inclusione, affinchè vi sia maturazione consapevole attraverso le tantissime proposte culturali, che non sono fine a sé stesse ma vogliono creare integrazione.”
Giovanni Francesco Tuzzolino
ha osservato come “operiamo in un contesto che davvero è una capitale culturale, ogni giorno, perché qui ci sono scambi culturali, migrazioni, trasformazioni”.
Costantino Ciulla
ha rilanciato la straordinarietà dell’occasione e confermato il massimo impegno.
Luca Morvilli
ha reso noto di aver subito compreso “che serviva un simbolo che raccontasse non solo il presente ma che offrisse una visione di futuro, quindi un marchio di scopo che potesse diventare nel prossimo futuro marchio di territorio”.