Si è svolto ieri, vigilia della solennità di San Giuseppe, l’ evento “Giovani di Ieri e di Oggi- musica, parole, tradizioni”: Tradizioni popolari e religiose unite in una serata di festa.
Ieri pomeriggio, vigilia della solennità di San Giuseppe, la Chiesa del Santissimo Rosario, che custodisce il simulacro del Santo, ha ospitato l’evento dal titolo evocativo “Giovani di ieri e di oggi – nusica, parole, tradizioni” .
Organizzata dall’ Area Padre Pino Puglisi del Consiglio Pastorale Cittadino, la manifestazione ha celebrato l’incontro tra diverse generazioni, creando un ponte fatto di musica, poesia, fede e riflessione, il tutto arricchito da momenti di grande intensità emotiva e spunti culturali profondi.
Dopo i saluti della moderatrice dell’area Padre Pino Puglisi- Lilia Alba- dell’arciprete Don Nino Gulli e di Gabriella Bruccoleri, componente dell’ area, la manifestazione ha avuto inizio.
Ad inaugurare l’evento sono stati più di 20 alunni delle classi III e IV del plesso Mons. Giudice dell’Istituto Comprensivo Falcone Borsellino- diretto da Maria Vella- sotto la guida del docente Francesco Nobile ed il supporto logistico di Gianfranco Niesi e Giuseppe Piscopo. I giovani studenti hanno dato vita a una performance dinamica e coinvolgente, interpretando brani della tradizione popolare come “Dammini una” e “Tolì tolà” . Questi pezzi, come una macchina del tempo, hanno riportato alla memoria ricordi preziosi e hanno coinvolto il pubblico, che li ha accompagnati battendo le mani.
Particolarmente toccante è stata l’interpretazione del brano “Sentire”, che ha suscitato emozioni profonde tra i presenti.
A seguire, si sono alternati sul palco artisti locali di grande talento. Il poeta dialettale Salvatore Mossuto ha declamato versi intrisi di saggezza e spiritualità, tra cui le poesie “U Donu di Diu” e “A sacra famiglia” , evocando immagini potenti e toccanti.
Il cantautore e Navigato interprete di musica popolare Giuseppe Calabrese, con la sua inseparabile chitarra, ha trascinato il pubblico in un viaggio musicale, regalando momenti di leggerezza e malinconia; parodiando Battisti: un tuffo dove l’ acqua è più blu, molto di più!
Successivamente, il duo artistico composto da padre e figlio Fabio ed Alessio Piscopo, ha eseguito la canzone “Portami a ballare” .
Prima della performance, hanno condiviso con I presenti la loro passione per la musica, un legame che li unisce nonostante le loro diverse inclinazioni musicali. In particolare, il giovane Alessio ha dimostrato maturità e sensibilità straordinarie per la sua età.
E, per finire, un finale corale per un messaggio universale: a sorpresa, la moderatrice dell’ Area Padre Pino Puglisi ha invitato tutti gli artisti, giovani di ieri e di oggi ad unirsi in una performance collettiva. Questo momento corale ha simbolizzato l’importanza di tramandare le nostre tradizioni culturali, il.noatro dialetto o, meglio, la nostra lingua: un patrimonio prezioso da valorizzare e “custodire”.
L’evento si è concluso con un corale e festoso “Viva San Giuseppe” , che è risuonato festoso tra le antiche mura della bellissima chiesa.
Di seguito alla manifestazione, alle ore 19:00 si è celebrata la Santa Messa . La serata si è poi conclusa con la Processione del Simulacro di San Giuseppe accompagnato dai fedeli fino alla Chiesa Madre, a suggello di una giornata intrisa di spiritualità e appartenenza comunitaria .
Qui è stato piazzato ai piedi dell’ altare in vista selle celebrazioni di oggi.
Questo evento ha dimostrato come tradizione e modernità possano intrecciarsi, regalando momenti di cultura, fede e condivisione. Un perfetto esempio di come le radici culturali e spirituali possano essere fonte di arricchimento per tutte le generazioni.