Rinnovato, oggi pomeriggio, il Direttivo del Centro Studi Antonio Russello
Oggi pomeriggio, alle ore 17 in punto, nella stanza del sindaco di Favara, si è svolta l’assemblea elettiva per il rinnovo del direttivo del Centro Studi Antonio Russello, un momento significativo per l’organizzazione dedicata alla valorizzazione del grande scrittore favarese.
Ad aprire l’incontro è stato il prof. Salvatore Ferlita, che aveva precedentemente presentato una lettera irrevocabile di dimissioni dalla carica di presidente. Durante il suo intervento ha spiegato le motivazioni alla base della sua decisione legate esclusivamente a questioni logistiche che l’ assemblea ha dovuto mandar giù sebbene indigeste. Ferlita ha, però, ribadito il suo indefesso impegno nel promuovere e far conoscere la figura di Antonio Russello e nel contribuire a squarciare il velo di oblio che, immeritatamente, ancora aavvolgel’autore.
In risposta, Antonio Liotta ha avanzato immantinente la proposto di nominare il prof. Ferlita come presidente-coordinatore della Commissione scientifica del Centro, un organo che il nuovo direttivo avrebbe dovuto costituire immediatamente dopo l’elezione.
I nuovi vertici del Centro Studi
L’assemblea è poi proseguita con la votazione per il rinnovo del direttivo. Sara Chianetta è stata eletta presidente del Centro, affiancata dai due vicepresidenti Carmela Marrone e Giuseppe Limblici
A seguire, sono stati inoltre eletti tutti i membri del nuovo direttivo. Ha redatto il verbale della seduta, Pasquale Cucchiara .
Nomina della Commissione Scientifica
All’unanimità, il nuovo direttivo ha accolto la proposta di Antonio Liotta, nominando il prof. Salvatore Ferlita Direttore della Commissione scientifica.

Su proposta di Sara Chianetta e di Antonio Liotta, sono stati indicati i nomi degli altri componenti, che collaboreranno per promuovere studi e iniziative legate alla figura di Antonio Russello e alla sua vasta opera che conta romanzi, racconti, saggi ed anche opere teatrali.
Questo rinnovo segna un nuovo capitolo per il Centro Studi, che continuerà a lavorare con dedizione perchè allo scrittore favarese, al quale è stata inflitta la damnatio memoriae dalla critica letteraria nazionale, sia riconosciuto il posto che merita tra i più talentuosi scrittori del nostro secondo novecento.