È stata disposta la misura alternativa dei domiciliari, dal Magistrato di Sorveglianza di Agrigento, Dott. F. Romoli, per due donne, madre e figlia, le quali sono tra i principali accusati dell’inchiesta denominata “Ponos”.
L’indagine, svolta sul campo dai Carabinieri, aveva accertato l’esistenza di una vera e propria organizzazione per delinquere, dedita al reclutamento e sfruttamento dei braccianti agricoli nelle campagne dell’Agrigentino, con particolare riferimento alla zona di Campobello di Licata.
Le due donne, difese entrambe dall’Avv. Sergio Baldacchino, dichiarate colpevoli anche di reati ostativi alla concessione di misure alternative alla detenzione in carcere,
sono state poste ai domiciliari presso una comunità, dove sconteranno la residua pena dedicandosi ad attività in favore di anziani che necessitano di cure e di accudimento.

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