Roberto Barberi
“Mentre la sconsolata e umiliata Naro grida: Naresi! Naresi! A quali mani mi avete consegnata! Povera me!
Una gestione del tutto innovativa è stata sperimentata dall’amministrazione Dalacchi per far uscire il comune di Naro dal dissesto finanziario da dove si trova immerso da oltre cinque anni: applicare le leggi abrogate e disapplicare quelle vigenti!.
Roba da non crederci e rimanere esterrefatti. Ma, invece, è tutto vero: una triste e deprimente realtà. Da qualche giorno si trovano pubblicate all’Albo pretorio online del comune di Naro due determine, la n. 41 e 42 del 10 giugno 2025, con le quali l’amministrazione ha affidato a due ditte i servizi di assistenza di due applicativi Software per supporto nel settore tributi e per la predisposizione delle buste paga.
Niente di strano se non fosse che le disposizioni di legge in base alle quali sono stati affidati i servizi sono abrogate da diversi anni e non sono più in vigore, mentre altre leggi citate non trovano applicazione nella Regione Siciliana.
I due provvedimenti, infatti, fanno entrambi riferimento alle disposizioni del vecchio codice degli appalti (decreto legislativo n.50/2016), che è stato abrogato e sostituito dal decreto legislativo 36 del 31 marzo 2023, che introduce la nuova disciplina degli appalti, nonché alla legge 241/1990 che non trova applicazione nella Regione Siciliana, la quale ha approvato in materia di procedimenti amministrativi una propria legge, che prevede una specifica disposizione per i conflitti di interesse (l.r. 7/2019 – art.6).
D’altra parte, gli atti di affidamento diretto ignorano del tutto la normativa sugli appalti sotto soglia vigente nella Regione Siciliana (legge regionale 12/2011), che viene completamente disapplicata dall’amministrazione Dalacchi, che impone ai comuni di attingere per la scelta degli operatori economici all’Albo unico regionale istituito dall’articolo 12 della stessa legge regionale, pena l’applicazione di pesanti sanzioni amministrative.
Un colpo magistrale di straordinaria stregoneria dell’Amministrazione Dalacchi da fare impallidire perfino il più prestigioso illusionista e il più magico dei prestigiatori.
Il tutto succede nell’inconsapevole indifferenza e nell’immobilismo confuso del Sindaco, del tutto estraneo al complesso mondo degli enti locali, degli assessori comunali e di quei consiglieri comunali che sono rimasti a sostenere l’amministrazione Dalacchi i quali dovrebbero sovrintendere, possedendone le competenze, alla gestione dell’Ente ed evitare simili incresciosi strafalcioni.
Ma, la malconcia frittata è stata fatta! C’è da capire adesso come il Sindaco Dalacchi intende porre rimedio a questa patata bollente, che gli si è rotolata, come un fulmine a ciel sereno, sulla scrivania, ed evitare il danno erariale derivante dall’illegittimità dei contratti sottoscritti con le ditte aggiudicatarie.
Un’imbarazzante e sgradevole figuraccia che non ha precedenti nella storia del comune di Naro, che ridicolizza gli attuali amministratori e, purtroppo, mortifica l’intera Comunità di Naro di fronte al mondo intero, creando un notevole danno all’immagine del Paese. Una nave senza nocchiero in gran tempesta!
Questa penosa vicenda mette a nudo l’incapacità degli attuali amministratori del comune di Naro che hanno dimostrato, ancora una volta, di non avere nessuna attitudine a svolgere il compito per il quale sono stati eletti.
Un fatto di una gravità inaudita che dovrebbe scuotere e tumultuare le coscienze degli stessi amministratori, i quali se volessero realmente bene alla città di Naro, come lor signori dicono a parole, di fronte a questo umiliante e sconcio spettacolo, dovrebbero trarne in religioso silenzio le conseguenze, per rispetto nei confronti dei cittadini che, del tutto ignari della loro incapacità, li hanno, in buona fede, votati.
Un disastro annunciato, quando nel corso della trascorsa campagna elettorale qualcuno affermava che Naro aveva bisogno di amministratori veri e non di apprendisti amministratori. I fatti di oggi dimostrano che non sono capaci di essere neanche degli apprendisti stregoni.
I consiglieri di opposizione sull’incresciosa vicenda hanno presentato ieri sera in Consiglio comunale un’interrogazione al Sindaco, informando del caso anche la Prefettura di Agrigento e il Dipartimento regionale delle autonomie locali.
Naro, anzicché uscire dal dissesto finanziario, con la gestione Dalacchi sprofonda, giorno dopo giorno, sempre più giù, nel baratro più profondo, per mano del suo amato prestigiatore.
Alla sconsolata ed umiliata città di Naro non resta altro che gridare a squarciagola: Naresi! Naresi! A quali mani mi avete consegnata! Povera me!”