La materia dei rifiuti ha un rilevante ruolo nel territorio siciliano.
Eppure pochissimi sono stati i Comuni che hanno presentato istanza di finanziamento per la realizzazione di centri comunali di raccolta e di impianti di compostaggio.
Così, la Regione Sicilia si è vista costretta a prorogare la scadenza dei relativi bandi sino al 31 ottobre, dando più tempo ai Comuni per presentare le eventuali istanze di finanziamento.
Il coinvolgimento dell’Associazione dei Comuni
Addirittura, l’assessore regionale all’energia e ai servizi di pubblica utilità, Francesco Colianni, ha sottolineato di dover interessato anche l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per intraprendere “un’azione di diffusione e condivisione capillare, oltre che una strategia di sensibilizzazione verso i Comuni in forma singola o associata, affinché colgano le opportunità offerte dai bandi del dipartimento regionale rifiuti”
C’è stato infatti un numero davvero esiguo di domande per i bandi di realizzazione dei centri comunali di raccolta (Ccr) e degli impianti di compostaggio di prossimità.
Occorre “sfruttare al meglio le risorse finanziarie di svariati milioni di euro a disposizione dei Comuni” – dice ancora l’assessore.
La diffusione della conoscenza dei bandi
“Il nostro obiettivo è fare in modo che gli enti locali vengano a conoscenza dei bandi e raccolgano queste opportunità” -conclude Colianni.
Ecco, mentre tutti stanno a lamentarsi per le problematiche dei rifiuti, per l’aumento vertiginoso della Ta.Ri (che incide pesantemente sulle tasche dei cittadini e sui bilanci delle famiglie siciliane), molti Comuni dell’isola non sanno approfittare dell’opportunità. I bandi in questione, difatti, consentono di realizzare nuovi centri comunali di raccolta ed impianti di compostaggio che limiterebbero le ingenti spese per conferire il cosiddetto rifiuto “umido” (la frazione organica) presso impianti esterni e spesso distanti dal Comune in cui i rifiuti sono prodotti.










