Un nuovo percorso
“Ringrazio il commissario Kadis per l’invito e la straordinaria occasione di portare la Sicilia e i temi della pesca siciliana e insulare a Bruxelles. Oggi apriamo un nuovo percorso finalmente fondato sull’ascolto e sul dialogo tra i pescatori, le comunità costiere e la Commissione Europea”.
Lo ha detto l’eurodeputato Marco Falcone, dopo l’incontro odierno a Bruxelles fra una rappresentanza delle Marinerie siciliane e il Commissario europeo alla Pesca Kostas Kadis.
Amministratori locali e Marinerie insieme
Presenti al meeting in Commissione Salvatore Quinci, presidente della provincia di Trapani, Fabrizio Di Paola, ex sindaco di Sciacca, Franco Catanzaro di Federcopesca, Maurizio Giacalone per l’OP Blue Sea del Gambero Rosso di Mazara del Vallo (TP), Giuseppe Tramati per la pesca del tonno con il sistema del palangaro e Stefano Soldano per le marinerie pesca pelagica a coppia di Sciacca.
“Abbiamo portato all’attenzione della Commissione, nel corso del proficuo incontro” – sottolinea Marco Falcone – “i principali temi che minacciano la sostenibilità economica e ambientale dell’attività di marinerie storiche come Mazara del Vallo, Sciacca, Trapani, Marsala. Kadis ha confermato di voler fare tesoro delle indicazioni dalla Sicilia e preannunciato di lavorare assieme al Commissario alla Coesione Raffaele Fitto, a una nuova Strategia UE di sviluppo per le comunità costiere e isolane. Lo sentiamo particolarmente vicino alle nostre esigenze”.

Concorrenza sleale dei paesi rivieraschi
“Inoltre” – aggiunge Falcone – “abbiamo sollevato il problema della concorrenza sleale dei paesi rivieraschi come Tunisia e Libia: peschiamo sullo stesso mare, commerciamo lo stesso prodotto, ma abbiamo regole diverse. Serve una nuova governance Ue del Canale di Sicilia”.
“Kadis si è impegnato ad aumentare i controlli dell’EFCA e ribadito di voler rilanciare, con l’aiuto dei pescatori, il ruolo della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo nella cooperazione con il nord Africa. Ulteriore nuovo slancio dovranno avere, in aggiunta, i controlli sulle zone di nursery nel Canale di Sicilia”- dice ancora l’eurodeputato.
“Le nostre marinerie hanno chiesto a Kadis di avviare una vera e propria indagine scientifica su quei mari, dove si registra un aumento delle specie che predano il gambero e il merluzzo. Infine, più attenzione sull’efficacia degli aiuti economici dell’Ue che devono essere sempre più mirati alle aziende che effettivamente praticano la pesca, scongiurando dispersioni” -conclude Marco Falcone.










