Valentina Piscopo
Si arricchisce di nuove pagine il romanzo favarese del Piano regolatore generale. Si è infatti riunito ieri, 25 giugno alle ore 18.00, il Consiglio Comunale avente come punto all’ordine del giorno, unico e solitario, proprio il travagliato P.R.G.
Dopo l’intervento dell’assessore Castronovo che ha, in un certo senso, fatto l’excursus del Piano regolatore di Favara , sottolineandone l’importanza e le funzioni, è stato il turno dell’Architetto Criscenzo. Se in un primo momento ci si è dedicati alla lettura della delibera consiliare e di altri documenti inerenti l’adozione del piano regolatore, interessante è stata la seconda parte dell’esposizione, in cui alle parole lette è stato possibile dare una forma, con l’illustrazione del P. R. G attraverso la proiezione di slide. In questa maniera è stato possibile vedere in anteprima il potenziale, nuovo volto, della città di Favara. Ma l’affascinante argomento, coadiuvato dall’utilizzo della tecnologia, ha dilazionato eccessivamente i tempi di lavori dell’aula Consiliare.
Alle ore 21.30 circa, con la presenza di soli 8 consiglieri superstiti, la seduta è stata sospesa e rinviata a questo pomeriggio, stesso posto e stessa ora. Il Piano regolatore generale è un importante strumento di tutela e cura del nostro territorio. La sua mancata presa in esame ha di fatto contribuito ad alimentare quel dramma che è l’abusivismo. Dramma in cui ogni giorno Favara ed i favaresi si svegliano e che è parte integrante della nostra realtà territoriale.
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