“OCCORRE RITORNARE E SUBITO ALLA GESTIONE PUBBLICA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO”
“La CGIL segue con particolare attenzione, specie in una provincia come la nostra, tutta la problematica legata alla gestione del servizio idrico integrato. Il sindacato, del resto, è sempre stato all’interno del “Forum siciliano dei Movimenti per l’Acqua” dalla fine del 2006 ed è tra le forze che, nel 2007ha promosso anche in Sicilia la proposta di legge di iniziativa popolare nazionale per la ripubblicizzazione delle Acque, raccogliendo oltre 53.000 firme”. A parlare è Massimo Raso segretario provinciale della Cgil. Raso continua con la cronistoria della vicenda acqua pubblica.
“Nel 2010 si raccolgono consecutivamente prima oltre 80.000 firme per promuovere i referendum Popolari sull’Acqua Bene Comune, poi nel solo mese d’agosto 35.000 per la proposta di legge di iniziativa Popolare.
La Cgil ha contribuito alla grande vittoria referendaria del 13 giugno 2011 nella quale la maggioranza dei siciliani con una percentuale anche superiore a quella nazionale, 97,8% di “SI”, consegna anche in Sicilia una indicazione politica inequivocabile, che attende ad oggi dalle forze politiche risposta.
In questa Provincia è sempre stata “ a fianco” dei Sindaci che non hanno consegnato le reti, è dentro i “comitati” e tutte quelle esperienze associative che hanno posto alla base la necessità del ritorno alla GESTIONE PUBBLICA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO e che hanno denunciato le tante storture della gestione privata di GIRGENTI ACQUE.
Anche in ragione di questa storia, oggi più che mai, siamo al fianco dei Sindaci che continuano a sostenere questa necessità.
Tutti questi Sindaci (e prima di loro i tanti che non hanno inteso consegnare le reti dei loro Paesi al soggetto privato) hanno detto a chiare lettere (e si apprestano a dare mandato ad un Legale per avviare la rescissione del vincolo che li lega a GIRGENTI ACQUE) che sono tante le questioni irrisolte che depongono a favore di questa iniziativa: a cominciare dall’alto costo che i cittadini debbono sopportare.
Ci auguriamo che anche dalla Provincia, o da ciò che resta, nella qualità di commissario dell’ATO Idrico, possa giungere analoga pressione. E’ ormai evidente a tutti che con l’avvio disastroso della gestione privata il costo del servizio è aumentato piuttosto che diminuire.
Ora leggiamo, con soddisfazione, che si è aperto uno spiraglio e che i Sindaci verranno ricevuti il prossimo 30 Luglio dal nuovo Assessore all’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Salvatore Callari. Ci auguriamo davvero che sia la volta buona, che possa costituire, quell’impulso che mancava per accellerare il varo della legge sulla ri-pubblicizzazione dell’acqua e che il governo Crocetta passi dagli annunci ai fatti.”
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