Il sei novembre scorso la Corte dei Conti ha inviato al Comune un documento nel quale si evidenziano gravi criticità. La nota è stata inviata, come primo in indirizzo, al presidente del Consiglio comunale e a seguire al sindaco e ai revisori del conto.
Diciamo subito che i rilievi sollevati ricadono essenzialmente sulla precedente amministrazione, ma l’attuale è in carica da circa due anni. Doveva, dunque, già da tempo metterci le mani, piuttosto di farsi trovare impreparata.
La Corte dei Conti evidenzia, citiamo soltanto alcuni punti “il ritardo nell’approvazione del rendiconto 2010 (27/07/2011, riapprovato in data 21/03/2012). Al secondo punto “la presenza di disavanzo di gestione e disavanzo corrente ed il mancato rispetto dell’equilibrio di parte capitale con una notevole spesa per interessi pari a euro 68.851,67. La presenza di entrate aventi carattere non ripetitivo non collegate a spese aventi le medesime caratteristiche. La scarsa capacità dell’ente nel riscuotere le proprie entrate, dimostrata dal persistente e significativo volume dei residui attivi relativi alle entrate tributarie ed extratributarie (euro 12.132.924,44 – pari al 60% del totale residui attivi di cui euro 5.728.280,79 ante 2006) e dalla cancellazione di residui attivi per un importo pari a euro 2.189.712,20. La presenza di debiti fuori bilancio nel triennio, alcuni dei quali riguardanti spese relative a lavoro straordinario e missioni dipendenti in presenza, peraltro, della omessa ricognizione della situazione debitoria nell’ultimo trimestre dell’anno.”
Per non tediarvi a lungo, seguono irregolari anticipazioni di tesoreria e irregolari imputazioni ad alcune partite di giro.
Cosa importantissima la Corte dei Conti impone “entro 60 giorni dalla notifica, le necessarie misure correttive, ai fini della vigilanza sulla loro adozione.”
Il Comune a pochi giorni dalla scadenza non ha prodotto nulla di quanto richiesto. In precedenza sono state inviate note di chiarimento non ritenute soddisfacenti dalla Magistratura contabile, che hanno, tra l’altro, spinto l’organo a inviare l’attuale nota.
Quali saranno le conseguenze per la città?
Ci facciamo la domanda e la giriamo al presidente del Consiglio comunale e al sindaco.
“Sono preoccupato – a parlare è Leonardo Pitruzzella – per la grave situazione finanziaria del Comune. Voglio sottolineare che la mia veste istituzionale mi pone al di sopra delle diverse posizioni politiche. Io in quanto presidente del civico consesso non faccio parte della maggioranza e della minoranza, ma rappresento l’istituzione Consiglio. Istituzionalmente ho fatto e continuo a fare pressione sull’amministrazione per, in tempi brevi, presentare la proposta ai tagli della spesa corrente. Questo, in buona sostanza, è ciò che si aspetta la Corte dei Conti. Non rispettare la scadenza o non produrre un serio e credibile piano di rientro potrebbe comportare l’invio di un magistrato supervisore delle finanze comunale, che si tradurrebbe in un ulteriore aumento delle tasse, oltre che di tagli indiscriminati alla spesa pubblica, con i rischi immaginabili per i cittadini e i dipendenti”.
E’ probabile che anche in questa occasione l’amministrazione comunale presenterà la sua proposta alla vigilia della scadenza mettendo il Consiglio comunale nella condizione di “mangiare la minestra o buttarsi dalla finestra”.
Butta acqua sul fuoco il sindaco. “Stiamo preparando – ci dice Sasà Manganella – la proposta che prevedere tagli nella spesa corrente per circa 1,5 milioni di euro. Non proporrò aumenti delle tasse. La nostra proposta sarà portata in conferenza di capigruppo e approvata in tempi brevissimi”.
E’ una situazione a rischio e non si può escludere la possibilità dell’arrivo di un magistrato inviato dalla Corte dei Conti per guidare il disseto del Comune.
1 commento
Sasà, sasààààààà, sasàààààààààààààà, per la tua presunzione hai rovinato un paese. Il minimo che possa fare è dimetterti, scappare fuori dal paese e non farti più vedere.