Da circa un anno, a Casteltermini si assiste a una lotta impari, tra i cittadini del comune montano e il gestore del servizio idrico GIRGENTI ACQUE.
L’utenza continua a riceve bollette, a suo dire, esagerate, non rendendosi conto che sono le tariffe (regolarmente approvate dall’organo di controllo all’epoca preposto). Esagerate perchè alcuni utenti, ricadenti in ultima fascia, arrivano a pagare un metro cubo del prezioso liquido, circa 2,50 euro.
Ma i castelterminesi, da buoni italiani se la prendono con il capro espiatorio di turno, nel nostro caso il primo cittadino. Il quale a suo volta riferisce, carte alla mano,vedi delibera dell’Ato Idrico, che al momento dell’approvazione delle nuove tariffe, lui non ha apposto nessuna firma e non ha dato nessun avallo, essendo fermamente contrario ai nuovi aumenti tariffari.
Alla luce della realtà che stiamo vivendo, il primo interrogativo che dovrebbero porsi i castelterminesi è questo: dov’erano i consiglieri comunali di Casteltermini, designati democraticamente ad amministrare la città, quando il Sindaco, partecipando alle riunioni dell’Ato Idrico, metteva a conoscenza gli amministratori di quanto deliberato? Ricordando ai cittadini che, nell’amministrazione precedente, c’era una maggioranza schiacciante che permetteva la massima interlocuzione tra la giunta e il primo cittadino. Per fortuna qualcosa si muove.
Nei giorni scorsi c’è stata una pacifica sollevazione popolare, che è culminata con la distruzione simbolica, mediante rogo in pubblica piazza, delle bollette idriche, come si faceva in epoca passata, per esorcizzare gli spiriti maligni.
Non ci sono stati gesti inconsulti, ma solo uno sfogo e una vibrante protesta dei cittadini che, esasperati, non riescono, anche a causa della crisi, a fare fronte al pagamento dei bisogni primari.
Ma le bollette continueranno ad arrivare ed allora ci si accorgerà, che i gesti simbolici non risolvono il problema. Problema, che come molti hanno evidenziato, è di natura politica e va risolto nelle sedi opportune.
Qualche componente del comitato spontaneo, sorto circa un anno fa, per sgombrare ogni dubbio, dice a chiare lettere, che loro non c’è l’hanno assolutamente, né con gli imprenditori che gestiscono Girgenti Acque, poiché è fin troppo ovvio, che fanno il loroo lavoro, né tanto meno, con i dipendenti, della stessa Girgenti Acque, che fanno dignitosamente il loro mestiere, assicurando quotidianamente, l’erogazione idrica con le turnazioni nei giorni stabiliti. E ricordano che, non è stato solo Casteltermini a cedere la rete a Girgenti Acque, ma ben ventisei comuni della provincia. I diciassette che non l’hanno ceduta, oltre a rischiare il commissariamento, evidentemente, erano in grado, in modo autonomo, di approvvigionarsi, per evitare di lasciare a secco il proprio paese.
Nessun commento
RT @SiciliaOnPress: Casteltermini – Continua la polemica tra Girgenti acque e l’utenza – Da circa un anno, a Castelt… http://t.co/hVyoj…
RT @SiciliaOnPress: Casteltermini – Continua la polemica tra Girgenti acque e l’utenza – Da circa un anno, a Castelt… http://t.co/hVyoj…