OTTOMILA LAVORATORI SICILIANI E LE LORO FAMIGLIE NON POSSONO CONTINUARE A VIVERE IN CONDIZIONE DI POVERTA’: BISOGNA ASSICURARE LA CONTINUITA’ OCCUPAZIONALE E RETRIBUTIVA AL PERSONALE DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
In un comunicato i promotori della manifestazione del prossimo 6 febbraio lanciano la sfida al Governo per riprendere un dialogo interrotto bruscamente per mettere a nudo le criticità e trovare le soluzioni certe e concrete per salvare il sistema formativo regionale e restituire serenità ai lavoratori, per troppo tempo massacrati.
Visto l’aggravarsi dello stato di crisi di tutta la Formazione Professionale – si legge nella nota – i lavoratori del settore ritengono oramai improrogabile un immediato confronto col Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta.
Gli operatori della Formazione professionale non sono più disposti a restare fermi aspettando inermi la fine del settore e del lavoro.
“Visto, inoltre, – recita la citata nota organizzativa – che gli assessori al Lavoro e alla Formazione Professionale brillano per la loro totale assenza ed immobilismo, i lavoratori chiedono a gran voce che il Presidente Crocetta dia risposte nette e chiare, una volta per tutte, ai gravi problemi che hanno ingessato il settore. A partire dalla difesa del Contratto collettivo di Lavoro di categoria, e di tutte le norme, ad oggi vigenti, a tutela e garanzia del personale della Formazione Professionale in Sicilia”.
Serve – fanno sapere i promotori della richiamata manifestazione – l’Immediata programmazione annuale o pluriennale degli Interventi Formativi (Por-Fse 2014/2020)e la riforma dei Servizi per il Lavoro e relativa continuità occupazionale e retributiva dei lavoratori ex Sportelli multifunzionali.
Sul versante della formazione indirizzata ai minori in obbligo scolastico (IeFP ex Oif) i lavoratori dicono basta alla lentezza biblica con la quale si muove l’amministrazione regionale. Occorre cambiare marcia e chiudere le migliaia di procedimenti aperti ed erogare i saldi mai rilasciati dal 2007 ad oggi.
Secondo i lavoratori: “il Governo regionale ha il dovere, poi, di tutelare i lavoratori rimasti senza incarico a seguito di revoca dell’accreditamento agli Enti Gestori e salvaguardare gli operatori licenziati dal 2012”.
Ed ancora, “il Governo dia una risposta sugli ammortizzatori sociali per gli anni 2014 e 2015 reperendo le risorse attraverso la rimodulazione del Piano azione e coesione (Pac 4), senza dimenticare la corresponsione dell’integrazione salariale a valere del Fondo di Garanzia dal 2012 ad oggi e l’-Immediata chiusura di tutte le rendicontazioni pregresse o forme di anticipazione delle quote relative al personale per gli anni pregressi”.
La nota si chiude con un appello rivolto a tutti i lavoratori che di seguito riportiamo.
“Nel proclamare una giornata di mobilitazione per giorno 6 febbraio, la marcia è autorizzata ed è stata comunicata da parte delle sigle sindacali aderenti ai datori di lavoro, per cui si può partecipare ovviamente attraverso l’istituto dello sciopero, riproponendo l’esperienza, del recente passato, molto partecipata della ‘marcia della Formazione Professionale’ da P.zza Marina a Palazzo d’Orleans, chiediamo a tutte quelle organizzazioni Sindacali, che vogliono dimostrarsi sensibili al dramma che coinvolge migliaia di lavoratori, di aderire a tale giornata di protesta e contestualmente chiediamo anche a tutte le forze politiche che vorranno ‘spendersi’ per la causa dei lavoratori della Formazione Professionale tutta, ormai allo stremo, di attivare tutte le azioni necessarie e utili a sostegno della categoria, contro la precarizzazione e per la difesa del diritto dei siciliani alla Formazione”.