I RITARDI NELLA CHIUSURA DEI PROCEDIMENTI NON POSSONO IMPUTARSI AGLI ENTI FORMATIVI. CHI NON HA PROVVEDUTO VENGA PENALIZZATO E ALLO STESSO TEMPO SI DIA IL VIA AL MONITORAGGIO SULL’ATTIVITA’ SVOLTA DAGLI UFFICI INTERESSATI E SI VERIFICHI L’EFFICIENZA DELL’OPERATO DELLE SOCIETA’ DI ASSISTENZA TECNICA
“Nel corso dell’incontro dello scorso 9 febbraio, abbiamo richiesto all’assessore Lo Bello l’effettuazione di un monitoraggio presso gli uffici regionali incaricati di svolgere le attività di rendicontazione, per comprendere come, quando e perché esistono forti disparità tra loro, che riguardano il numero dei progetti rendicontati”.
A riferirlo in una nota, Benedetto Scuderi e Salvatore Scalisi, rispettivamente presidente Asef e direttore di Confcommercio, rispondendo alla dichiarazione resa, nei giorni scorsi alla stampa, dall’assessore alla Formazione professionale. Affermazione della Lo Bello che vedrebbero imputati gli enti gestori i risultati dell’inadeguatezza strutturale degli organismi degli assessorati coinvolti per lo svolgimento delle attività di rendicontazione.
“L’assessore Lo Bello – sostengono Scuderi e Scalici – dovrebbe essere a conoscenza del fatto che tutti gli enti sono obbligati a chiedere l’effettuazione delle rendicontazioni come previsto dalla vigente normativa e che questi vi hanno adempiuto. Necessita – aggiungono – che l’amministrazione applichi senza alcuna titubanza le eventuali penalizzazioni nei confronti, se esistenti, degli enti che non provvedono ad adempiere ai loro doveri”.
Per Confcommercio-Asef: “Altrettanto doverosamente gli assessori e dirigenti generali degli assessorati interessati si assumano le loro responsabilità intervenendo, qualora fosse necessario, anche sui soggetti esterni incaricati di svolgere le attività di rendicontazione che, a dire il vero, non brillano per efficienza”.
“Credevamo che con la nuova gestione assessoriale e dirigenziale – commentano Scuderi e Scalici – sarebbe cessato il continuo martellamento mediatico che riconduce ai comportamenti degli enti anche le inadeguatezze organizzative e, forse, non solo della strutture Regionali”.
L’Associazione datoriale Confcommercio – Asef ha invitato, riporta una nota, gli assessori interessati ad un sereno confronto sul tema per valutare, attraverso l’analisi di dati reali e non del si dice, la possibilità di un’accelerazione concreta volta alla definizione delle rendicontazioni in tempi brevissimi.
“Contiamo sul fatto che – concludono Scuderi e Scalisi – si passi dalle dichiarazioni salvacondotto per l’Amministrazione ad una fase di concreta collaborazione Istituzionale per il miglioramento di ciò che ancora rimane del Sistema formativo siciliano”.