Manganella ha chiesto la convocazione urgente del Consiglio comunale per l’approvazione della proposta della G.M. Piano Economico finanziario – servizio raccolta dei rifiuti solidi urbani – anno 2015 e l’approvazione Tariffe TARI anno 2015.
Il metodo è sempre lo stesso, quello dell’ultimo momento e dell’urgenza, ma questa volta accade il fatto eclatante della restituzione all’amministrazione della proposte. Non ricordo un fatto simile in decenni di cronaca politica locale. Ma Salvatore Lupo, l’aveva annunciato “mai più convocazioni urgenti, mai più proposte portate all’ultimo momento”. E così è stato.
Ovviamente, nella relazione dei capigruppo non si fa un esplicito riferimento al diniego della convocazione urgente, ma nella sostanza di questo si tratterebbe.
I capigruppo e il presidente girano l’ostacolo e fanno presente a Manganella che “il Collegio dei Revisori dei Conti, con nota prot. n. 28511 del 6.7.2015, relativamente alla proposta di deliberazione: Approvazione Tariffe TARI Anno 2015, chiede il dettaglio per la determinazione del costo complessivo dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2015, la conferma del valore dei costi di competenza dell’ATO GeSa AG considerati e, con riferimento al piano dell’anno precedente, l’indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni;
Considerato che il Collegio dei Revisori dei Conti, con nota prot. n. 31592 del 24.7.2015, relativamente alla proposta di deliberazione: Approvazione della proposta della G.M. Piano Economico finanziario – servizio raccolta dei rifiuti solidi urbani – Anno 2015 chiede la rimodulazione del piano economico – finanziario, nonché ulteriori elementi;
Considerato che le stesse proposte di deliberazioni sono state già ritirate dall’Amministrazione in sede di seduta di Consiglio Comunale, perché non corredate del parere del Collegio dei Revisori dei Conti.
Atteso che ad oggi i pareri citati non risultano resi”.
Basta e avanza, ma Lupo non perde l’occasione per ricordare a Manganella “che la convocazione d’urgenza del Consiglio Comunale non consente ai Consiglieri Comunali e alle commissioni consiliari un adeguato esame delle proposte di deliberazioni”.
A questo punto il presidente del Consiglio comunale “sentiti i capigruppo, restituisce le sopra citate proposte di deliberazione, affinché l’Amministrazione trasmetta le stesse proposte di deliberazioni nella loro completezza, come anche chiesto dal Collegio dei Revisori dei Conti, al fine che il Consiglio Comunale possa approvare le stesse con maggiore cognizione dei dati ivi contenuti”.