Alla vigilia della seduta del Consiglio comunale e dall’appuntamento con la sfida di Manganella rivolta ai consiglieri di non votare, coerentemente con la bocciatura del piano rifiuti, anche il Conto consuntivo 2014, Gerlando Nobile suggerisce ai suoi colleghi di sfiduciare i sindaco.
Cari colleghi – a parlare è Gerlando Nobile – a seguito della polemica innescata dal sindaco che invita tutti noi a dimostrare di avere gli attributi bocciando il Conto consuntivo a prezzo dello scioglimento del civico consesso, lasciandolo così da solo alla guida della città, io rilancio e vi chiedo di sfiduciarlo. Del resto secondo l’art. 7 della circolare n. 6 del 12/02/2012 (Legge elettorale n. 6 del 05.04.2011 modifica di norme in materia di elezioni), Manganella è ancora sfiduciabile mancando ancora al termine del mandato elettorale più di centottanta giorni.
A questo punto vi chiedo di approvare il Conto consuntivo all’unanimità e di sottoscrivere contemporaneamente la mozione di sfiducia ed andare a casa tutti insieme. Solo in questo modo possiamo liberare la città. Lo dobbiamo ai nostri concittadini lo dobbiamo a Favara. La gente è stanca non ne può più. Favara sta morendo”.
C’è una sostanziale differenza tra Manganella e Gerlando Nobile. Il primo conosce perfettamente la stragrande maggioranza dei consiglieri e sa come manovrarli. Capacità che ha dimostrato di possedere in diverse occasioni, in particolare, nelle approvazione di delibere assolutamente impopolari che pure sono state approvate come se fossero acqua fresca. Manganella conosce bene l’attaccamento al vile denaro di alcuni peracottai che continuano ad accumulare commissioni su commissioni non avendo rinunciato al gettone di presenza. In qualche caso, lupi famelici con la vocazione al gettone, dei quali i cittadini farebbero bene a ricordarsi in occasione di una loro prossima canditura.
Tutti hanno diritto ad essere pagati per il lavoro svolto, anche i politici, ma deve trattarsi di un lavoro produttivo per la collettività. Non esclusivamente un modo per arraffare il compenso.
Manganella, dicevo, li conosce e se la ride quando si parla di sfiducia, difeso come è dal gettone di presenza e dalla disperata speranza di alcuni soggetti di arraffare chissà che cosa.
Gerlando Nobile è subentrato recentemente nell’aula Falcone Borsellino e la sua generosità lo spinge verso l’unica strada onorevole per chiudere l’attuale esperienza politica, ma parla, nella stragrande maggioranza, a sordi che non vogliono sentire.
I cittadini, dal canto loro, hanno sopportato e continueranno a farlo. L’unico aspetto positivo per i favaresi è che si sono fatti e continueranno a farsi per i mesi che restano fino alla fine di questo mandato elettorale, un’idea assolutamente chiara delle persone che hanno votato e contribuito ad eleggere.
Domani, se vogliono, possono girare pagina.