Entro domenica i comitati spontanei di Favara e Casteltermini si incontreranno per ragionare insieme sulle problematiche relative al servizio idrico.
Parleranno di erogazione H24, di misuratori idrici e dei maggiori costi del servizio idrico. Favara non è più sola come non più sola è Casteltermini dove la protesta si è iniziata molto prima.
Ai comitati spontanei si è aggiunto il sostegno della Cisl e di Adiconsum. Sindacato e associazione hanno già inviato una nota congiunta all’Ato idrico e al Prefetto con quale sottolineano le criticità già sollevate dai cittadini.
Appare singolare il silenzio, ad eccezione di Rifondazione comunista e il Movimento 5 stelle, dei partiti politici sulla protesta portata avanti dal “popolo” che ha affollato prima piazza Cavour a Favara e poi ha partecipato al Consiglio comunale in seduta straordinaria e aperta.
In pratica all’appello della gente hanno risposto il sindaco, con la sua ordinanza di blocco delle installazioni dei contatori, il presidente del Consiglio e i consiglieri comunali con l’approvazione di un atto di indirizzo politico all’amministrazione per la costituzione di una commissione di tecnici e il fermo delle attività di Girgenti acque, la Cisl, Adiconsum, la presenza nell’aula Falcone Borsellino dell’arciprete di Favara, gli avvocati Bellomo e Airò. E gli altri? Forse si aggiungeranno in una battaglia di civiltà che non è contro i contatori e innamorata del regime forfettario, ma è a favore di un servizio migliore e di costi adeguati per un bene essenziale e irrinunciabile.