Si aspettava un suo “si” ed è arrivato.
“Sì. Mi candido”. Si inizia con queste parole il comunicato stampa di Gabriella Bruccoleri che continua con l’elenco delle motivazioni che l’hanno spinta al grande passo.
“Per amore – scrive – della città e della sua gente. Per costruire un percorso diverso, innovativo, di rottura rispetto al passato. Perché in questa città ci vivo. Perché per questa città mi voglio impegnare per dare speranza, opportunità, entusiasmo, fiducia. Perché non posso non impegnarmi per una città che merita accudimento, stima, interesse, passione, onestà, cultura. Perché Favara siamo noi: il nostro cuore generoso, la nostra intelligenza, la nostra operosità, la nostra storia. Perché noi non ci arrendiamo al degrado, alla povertà, ai disservizi, ad un passato triste ad un presente di smarrimento.
Si. Ho deciso di impegnarmi per amore della mia città e se decidi di amare “non c’ è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via”.
Sì. Mi candido a Sindaco della città di Favara. E si apre un cantiere, inizia un cammino fatto di ascolto di bisogni, di proposte da portare avanti, un cantiere aperto alle idee, alla fantasia, alla bellezza, ai progetti delle donne e degli uomini di buona volontà, ai sogni e alle proposte dei ragazzi e delle ragazze che vogliono cambiare il mondo, oltre gli schemi, oltre gli steccati ideologici, oltre le divisioni. Perché abbiamo bisogno di credere audacemente in noi stessi, perché Favara e’ nella nostra anima, nel nostro cuore, nella nostra mente.
Sì. Sono candidata. Vi aspetto nel mio cantiere. Favara nell’anima”.
Gabriella Bruccoleri nell’annunciare la sua candidatura non fa cenno ai partiti politici che sosteranno la sua candidatura. Il Pd si incontrerà oggi stesso e, pensiamo, che la stessa cosa sarà fatta dagli altri soggetti politici che faranno parte del suo progetto, per manifestarne pubblicamente l’appoggio.
Non cita i partiti, ma parla di laboratorio politico e di ascolto, l’uno e l’altro sono assenti in città da tempo. Da anni la politica non ascolta il disagio degli amministrati, anzi, si ostina a non conoscere le attese, i bisogni, le difficoltà dei cittadini. E i cittadini, dal canto loro, hanno contribuito ad alzare un muro che li divide dai loro stessi rappresentanti politici.
E’ una situazione paradossale che mortifica la democrazia, ma così è a Favara, dove lunga è ancora la strada da percorrere per l’affermazione dei diritti.
In questo senso, la dottoressa Bruccoleri, dirigente scolastica, da sempre impegnata nel sociale è un’ottima candidata. Saprà trovare il modo per abbattere il muro che divide i favaresi dalla politica. E rappresenterà sicuramente un taglio con il vecchio metodo di fare politica.
Intanto, molteplici e complessi sono i problemi di Favara, ad iniziare dalla gravosa questione finanziaria. Sicuramente, dopo l’accettazione, conosceremo a breve il suo programma politico.
Significativo è il suo richiamo al “non c’ è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via”, che dimostra la sua forte determinazione a cambiare la città.
4 commenti
Sono grato alla dott.ssa Bruccoleri per aver accettato la sfida di guidare il paese. Una dirigente apprezzata si mette in gioco in una condizione complicata delle finanze comunali e di servizi salati e inefficaci, quando non sono inefficienti. Non era scontato e per questo assume significati che vanno al di là della mera competizione elettorale. Lei non vuole solo vincere, com’è ovvio, si propone come agente di un cambiamento necessario. Improcastinabile. Ha l’ entusiasmo giusto per fare la differenza. Se fossi in lei proverei una strategia inclusiva che accolga l’invito del sindaco uscente dal momento che esame dello stato dell’ arte puo aiutare nella costruzione del percorso possibile alla riorganizzazione e al rilancio di una strategia perseguibile senza divenire ostaggio di logiche di contrapposizione.
Bene!!! Intanto un linguaggio nuovo coinvolgente, determinato. Un richiamo a tutti e per tutti, di cui si era perso da tempo l’importanza delle parole, dell dialogo, della disponibilità. Aspettiamo ora i fatti le persone disposte ad accogliere l’invito
non posso che gioire della coraggiosa decisione della dottoressa Brucculeri, faro di intelligenza e di onestà intellettale in una realtà territoriale che ha bisogno di rinascere a nuova vita socio- politica. E’ solo augurabile che non diventi l’agnello sacrificale, ma che sappia diventare quando necessario lupo tra i lupi. Con tanto affetto ad maiora Gabriella.
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