Potremmo essere ricchi semplicemente rispettando le significative risorse naturali e culturali del territorio ed invece viviamo da poveri nel totale disagio, mentre strapaghiamo i servizi.
Zingarello frazione balneare di Agrigento è una discarica a cielo aperto, l’habitat ideale per i topi, pulci, zecche. La spiaggia non viene pulita e non sfugge allo stesso destino della parte abitata. L’acqua quando arriva, arriva.
Eppure, i cittadini pagano il servizio di igiene ambientale, il servizio idrico e le esose tasse comunali, trattandosi quasi tutte di seconda abitazione. Non c’entrano nulla, dunque, i tagli ai trasferimenti finanziari dalla Regione al Comune, come nulla c’entrano i finanziamenti europei, ché i soldi li mettono i cittadini.
Ora quando uno paga e non riceve la contropartita accade che si impoverisce ingiustamente, mentre qualcuno si arricchisce illecitamente. Se entro in un bar e pago un caffè senza consumarlo, è chiaro che io mi sono impoverito ingiustamente, mentre il gestore del bar, manco a ripeterlo, ché si capisce da solo.
“E’ inverosimile – ci dice Lillo Montaperto, proprietario di una abitazione a Zingarello – non si trovano addirittura le parole giuste per descrivere lo stato di abbandono della zona, eppure Agrigento ha la vocazione turistica. Immaginate un francese, un americano, un tedesco cosa penserebbe della vocazione turistica della città visitando Zingarello. E l’abbandono è immotivato visto che paghiamo le tasse.”