Il Comune di Favara non può più continuare a sostenere le spese relative alla gestione dell’impianto sportivo intitolato a Giovanni Bruccoleri ma anche alla sua manutenzione ordinaria è straordinaria, per cui lo mette in affitto. Proprio la necessità che presenta lo stadio di avere effettuati, con urgenza, alcuni lavori di manutenzione ha spinto il Comune a darlo in concessione. Tra le cose da fare subito c’è anche l’omologazione dell’ impianto di erba artificiale, documento che deve rilasciare la Commissione Impianti Sportivi della F.I.G.C., omologazione che è scaduta nel novembre del 2014 per cui sono arrivate già alcune note di diffida da parte della Lega Nazionale Dilettanti. Per adempiere a tali richieste necessitano dei soldi che il Comune non ha.
Da un’analisi effettuata dagli Uffici comunali competenti per rendere fruibile lo stadio ed effettuare i lavori necessari ci vogliono circa €. 62.000,00. Come previsto dal Decreto Legislativo del 2000, il numero 267, le Associazioni che lo utilizzano devono coprire il 36% di tale spesa, quindi al Comune tocca una spesa di €. 40,000,00 che l’Ente non sa proprio dove andare a reperire. In considerazione del fatto che è stata deliberata da parte della Giunta la dichiarazione di dissesto economico. In ragione di ciò la Giunta ha deciso di avviare la procedura di evidenza pubblica per la concessione in affitto. Facciamo un inciso. L’alienazione dei beni comunali non indispensabili è tra le azione che si possono porre in essere per recuperare i soldi per ripianare il dissesto, per cui lo stadio, crediamo, potrebbe essere uno di questi beni da vendere. Ma ritorniamo all’intenzione dell’Amministrazione comunale, ovvero alla gara per l’affidamento in concessione dello stadio. La durata della concessione è prevista in 9 anni e il canone annuo sarà costituito da una base d’asta di €. 1.000,00 oltre IVA; le offerte dovranno essere in rialzo ed il canone scaturito sarà anche aggiornato in base all’indice Istat.
Il concessionario deve garantire i lavori di manutenzione ordinaria è straordinaria e i costi di gestione, qualora il costo dei lavori per la sistemazione e l’adeguamento degli impianti sportivi fosse maggiore dell’importo complessivo del canone, come in realtà è e come già dichiarato dall’ufficio tecnico, lo stesso canone sarà decurtato per una misura massima del costo di affitto. Il concessionario deve garantire a pieno il regolare funzionamento dell’impianto secondo disposto dalle leggi in materia e mettere la struttura nelle migliori condizioni di sicurezza. Il Comune riconosce al Concessionario il diritto di introitare e trattenere per se in misura piena ed esclusiva ogni incasso derivante dall’affluenza di pubblico. Il Concessionario potrà altresì attuare a proprio carico eventuali manifestazioni di carattere non sportivo. Il concessionario dovrà fornire anche alcuni servizi ovvero dovrà garantire la fruizione dell’impianto alle Associazione che ne faranno preventiva richiesta, tutti i giorni comprese le domeniche con una continuata non inferiore a 9 mesi l’anno.Le tariffe orario da applicare alle Associazioni per l’utilizzo dello stadio saranno determinate dall’Amministarzione comunale con propria delibera, sentito il concessionario.
A carico del Comune resta comunque il contatore Enel poiché è stato adottato un piano energetico comunale in collaborazione con L’Esco. Il Comune si riserva anche il diritto di organizzare manifestazioni sportive direttamente per un totale di 5 giorni in un anno dandone al concessionario un preavviso non inferiore a 15 giorni. Sarà adesso compito del dirigente dell’UTC responsabile del settore a predisporre tutti i documenti per la gara.