Sara effettuata domani mattina l’autopsia sul cadavere di Giuseppe Mattina, 41 anni di Favara ucciso, all’interno di un magazzino nella zona industriale San Benedetto, in territorio di Favara. Lo ha disposto il sostiuto Procuratore della Repubblica che conduce le indiagini, Matteo Delpini, che domani stesso darà incarico al medico legale . Il magistrato ha convalidato l’arresto di Giovanni Riggio, 29 anni di Palermo, reo confesso dell’omicidio che resta in carcere, in attesa che nelle prossime ore il magistrato decida quale misura cautelare adottare. Gli inquirenti, intanto, continuano le indagini, sono state effettuate diverse perquisizioni domiciliari, sono stati acquisiti i tabulati dei telefonini per risalire alle ultime telefonate effettuate dai due ed eventuali messaggi scambiati. Investigatori che hanno interrogato diverse persone tra le quali la moglie di Mattina difesa dall’avvocato Salvatore Cusumano.
Come si ricorderà l’assassino dopo aver compiuto l’omicidio, si è recato nella sua abitazione di Palermo e dopo essersi lavato e cambiato d’abiti, è andato a costituirsi. La circostanza che il corpo di Mattina, uccisio dentro il magazzino che i due avevano affittato per aprire una rivendita di automobili con annessa officina meccanica, sia stato trovato con mani e piedi legati e trascinato per alcuni metri, fa propendere gli investigatori che forse l’omicida avrebbe pensato di portarlo fuori, magari per sbarazzarsi del cadavere. Interrogativi ai quali Giovanni Riggio sarà chiamato a rispondere.