L’avvallamento del manto stradale e i sampietrini divelti costituiscono una pericolosa miscela per la viabilità pedonale e automobilistica in Via Italia. Per ragioni di sicurezza la strada dovrebbe essere chiusa. La riaprirà, lo abbiamo già detto in un altro articolo, il nuovo sindaco tra due anni, quando si chiuderà questa tristissima avventura a 5 stelle.
Torniamo alla notizia. La parte iniziale della strada, da oltre due anni, ha i sampietrini divelti, adesso frantumati dal continuo passaggio delle autovetture. Presente, per non farci mancare nulla, anche un avvallamento del manto stradale e ciliegina sulla torta una buca all’interno dell’area interessata. Un vero disastro, che potrebbe essere eliminato con poche centinaia di euro, ma l’amministrazione comunale non ha un solo centesimo di euro.
Non ha un solo centesimo di euro, ma non riesce ad incassare oltre un milione di euro di tassa occupazione suolo pubblico. Allo stesso modo, non riesce a scoprire una evasione fiscale che si stima superi i 3milioni di euro.
Peppe Moscato, che è più bravo di me nel fare i conti all’amministrazione comunale, a breve scriverà sull’argomento interessanti notizie. Lascio a Peppe i numeri e mi fermo alle semplici considerazioni del cittadino.
Essenzialmente la ricchezza di un Comune è formata dalle risorse finanziarie e dalle risorse del personale, Anna Alba e ciò che resta della sua amministrazione, maggioranza consiliare compresa, non ha soldi da amministrare, mentre non riesce ad amministrare le risorse del personale dipendente del Comune. In una città normale, non mi stancherò mai di dire che Favara non è normale, si dimetterebbero tutti, ma proprio tutti sotto la spinta dell’indignazione pubblica. Nella nostra città è acqua fresca, loro, i nostri eroi del Palazzo, lo sanno e ne approfittano.
Sanno, in particolare, che il trascorrere dei giorni dalla pubblicazione di una notizia negativa come lo è questa di Via Italia, non aumenta l’indignazione, ma la rassegnazione. La regola, quindi, principale per restare dentro il Palazzo fino alla scadenza del mandato elettorale è il silenzio e il non fare nulla nell’assoluto silenzio.