“Abbiamo il sospetto che il Presidente del Consiglio non voglia convocare il Consiglio Comunale per timore che la Sindaca non abbia i consensi necessari per approvare positivamente le proposte in essere, tutto ciò è inaccettabile e quasi comico”.
Lo scrivono i Consiglieri comunali Carmelo Sanfratello, Marili Chiapparo, Massimo Liotta, Sergio Caramazza, Giusy Sciara, Vito Maglio, Calogero Pirrera, Rosanna Castronovo, Carmelo Costa, Giuseppe Sorce e Baio Danila che chiedono allo stesso tempo al presidente e alla segretaria generale del comune una convocazione urgente dell’assise cittadina. “Il Presidente del Consiglio deve garantire il rispetto di tutti i consiglieri ed avere un ruolo super partes – scrivono – ricordiamo che ci sono 9 proposte e 5 tra interrogazioni ed interpellanze ancora da affrontare dal 20 Settembre scorso, proposte che già erano datate a cui si aggiungono le ulteriori proposte ed interrogazioni degli ultimi 2 mesi. E’ inconcepibile che il Presidente si ostini a non convocare il consiglio comunale per affrontare i punti e consentire un dibattito politico democratico nelle sedi adeguate”.
I Consiglieri di opposizione, che ricordiamo avevano presentato mozione di sfiducia alla sindaca Anna Alba, stigmatizza o il comportamento del presidente Di Naro. “Il suo modo di gestire ci lascia particolarmente perplessi, non si possono fare consigli a distanza di un mese dall’altro con 20 punti all’ordine del giorno, tutto ciò è ingestibile e non permette un’adeguata discussione su proposte importanti oltre a continue cadute della pubblica assise per mancanza di numero legale”.
Per tale motivo hanno protocollato, nota prot.50667 del 19 Nov. 2019, una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale al fine di affrontare le proposte in essere, anche per sollevarsi da responsabilità in cui si può andare incontro dovuti ai ritardi con cui le proposte vengono portate e discusse in aula.
I consiglieri di opposizione del M5S e del Gruppo Misto aleggiano la possibilità di una mozione di sfiducia al presidente Di Naro. “Vogliamo ricordare inoltre al Presidente del Consiglio, che anche se non previsto nel Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, esiste l’istituto della Sfiducia al Presidente del Consiglio normato con Legge Regionale nr. 6 del 05/04/2011 articolo 10, che come sicuramente saprà anche se non previsto nel nostro statuto, per la gerarchia delle fonti può applicarsi al nostro comune, che testualmente recita “Nei confronti del presidente del consiglio provinciale e del presidente del consiglio comunale può essere presentata, secondo le modalità previste nei rispettivi statuti, una mozione motivata di revoca. La mozione, votata per appello nominale ed approvata da almeno i due terzi dei componenti del consiglio, determina la cessazione dalla carica di presidente.”
Poi una rassicurazione: “Al momento non è nostra intenzione sfiduciare il Presidente, ma esso deve garantire ogni singolo consigliere comunale e non fare l’interesse del Sindaco” ma “uomo avvisato….”.