Un teatro San Francesco gremito in ogni ordine di posto ha ospitato la manifestazione conclusiva della quarta edizione della “Settimana della Memoria” organizzata dall’ISR “Calogero Marrone”, dalla sezione favarese dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l’adesione del Comune di Favara e di tutte le Scuole di ogni ordine e grado. Sette giorni di incontri con le scuole di Favara per raccontare la Shoah con musica, video, poesie e drammatizzazione.
Il 27 gennaio è il giorno in cui nel 1945 i soldati dell’Armata Rossa fecero il loro ingresso nel Campo di concentramento di Auschwitz e liberarono i prigionieri sopravvissuti. L’arrivo ad Auschwitz svelò al mondo l’atrocità e l’orrore della Shoah, lo sterminio degli ebrei. Per ricordare quei tragici fatti perpetrati, le persecuzioni, le leggi razziali e la deportazione nei campi subita da milioni di persone (insieme agli ebrei, zingari, omosessuali, portatori di handicap, oppositori politici..), dal 2000, l’Italia ha istituito il “Giorno della Memoria”, istituzionalizzato con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000, gli articoli 1 e 2 di detta legge definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:
“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”. Il Giorno della Memoria divenne, in seguito, una ricorrenza internazionale come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto con la risoluzione 60/7 del 1 novembre 2005 dell’ONU.
A Favara non solo “Il giorno della memoria” ma un’intera “Settimana della Memoria” con protagoniste le scuole con gli alunni, guidati dei loro insegnati hanno raccontato la Shoah con musica, canzoni, video, poesie e drammatizzazione. Questa mattina l’epilogo con la giornata conclusiva in un teatro gremito in ogni ordine di posto ad applaudire per le performance ma anche a riflettere sui temi, purtroppo ancora attuali, di razzismo, guerre, deportazioni, intolleranza e discriminazione.
A salutare e ringraziare le scuole, i dirigenti e gli insegnati ma soprattutto gli alunni per l’impegno e per l’eccezionale lavoro svolto, il presidente della sezione Anpi di Favara, Carmelo Castronovo, quello provinciale senatore Angelo Lauricella e il presidente dell’Istituto Marrone, Rosario Manganella. Presente la sindaca Anna Alba e l’intera Amministrazione comunale che ha ufficializzato la volontà, espressa da Anpi e Ist. Marrone, di concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Proprio la frase della sopravvissuta al campo di sterminio “No all’odio e all’indifferenza” ha fatto da tema conduttore degli incontri nelle scuole, ed è stata anche la frase d’apertura della manifestazione odierna composta dalle lettere e vocali sposte dagli studenti delle scuole di Favara.
Vario e di qualità lo spettacolo, presentato dal giornalista Giuseppe Moscato, proposto dalle scuole sul palco del Teatro San Francesco e che ha avuto come protagonisti gli alunni degli Istituti Comprensivi “Gaetano Guarino”, “Bersagliere Urso-Mendola”, “Falcone e Borsellino”, “Vitaliano Brancati”, e degli Istituti superiori l’IPSEOA “Gaspare Ambrosini”, l’IISS “Enrico Fermi” e Liceo “M. L. King”.
Ognuno ha rappresentato la Shoah con musica, video, poesie e drammatizzazione. Abbiamo sentito il canto tradizionale ebraico “Gam Gam Gam”; la recita di diversi brani tratti dal libro di Liliana Segre “Fino a quando la mia stella brillerà”; la canzone dell’artista siciliano Ezio Noto “Puppiti nterra”. Ma anche l’esecuzione dal vivo dell’Inno alla Gioia; le canzoni “Il bambino nel vento”, la significativa “Pensa”, l’intramontabile “Awuschwitz”, la canzone premio Oscar “La vita è bella” letta in inglese e italiano.
La recita e la drammatizzazione di brani tratti dagli scritti di Bertolt Brecht, Sandro Pertini, Primo Levi. Il contributo di Valerio e Stefano Vinciguerra con “La lettera al fratello del deportato Giudo Bergamasco”, la testimonianza di Giovanni Campione. E per terminare la “Bella ciao” cantata da tutto il teatro con l’impegno di rivederci il prossimo anno con la quinta edizione della “Settimana della Memoria”.