La segnalazione della presenza di uova di tartaruga appena deposte è stata fatta da un bagnante al numero Blu 1530 della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle che ha inviato sul posto suo personale militare per verificare la presenza di un nido di tartaruga marina Caretta Caretta.
La sala operativa della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle prendeva immediatamente contatto con la locale sezione del WWF, che interveniva sul posto con propri volontari, individuando subito tracce evidenti del passaggio di una tartaruga sull’arenile. Sui luoghi indicati sono state individuate alcune uova, in parte coperte dalla sabbia. Il sito è stato subito recintato e messo in sicurezza e sarà costantemente monitorato dal WWF e dai volontari di altre Associazioni, come MariTerra di Porto Empedocle. Al fine di assicurare la tutela del sito di nidificazione, verrà emanata anche apposita ordinanza a firma del Comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle
In Mediterraneo, il periodo della deposizione delle uova da parte delle tartarughe caretta-caretta si colloca tra fine maggio e agosto e ogni femmina depone, ogni 2-3 anni, da 3 a 4 nidi a stagione. La deposizione avviene di regola in ore notturne. Ogni nido contiene in media un centinaio di uova (delle dimensioni di una pallina da ping-pong), deposte in una buca scavata nella sabbia e lì lasciate dalla femmina, dopo essere state accuratamente ricoperte. Il calore della sabbia consente l’incubazione delle uova. La durata del periodo varia quindi in relazione all’andamento termico stagionale e alle caratteristiche della sabbia (colore, granulometria, umidità), oscillando, in genere, tra i 45 e i 70 giorni. La temperatura della sabbia determina altresì il sesso delle piccole tartarughe, nel corso del loro sviluppo embrionale: al di sopra di un valore soglia di circa 29 °C (che, in condizioni ideali si colloca a metà della camera delle uova), nasceranno femmine, al di sotto, maschi.
Il comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Fregata (CP) Gennaro Fusco, ringrazia il bagnante che, con la sua segnalazione, ha permesso di individuare e tutelare il sito di nidificazione e ricorda che é necessario che ciascuno, cittadino o turista, collabori a tutelare il nido, evitando di accedere all’interno dell’area recintata, effettuare qualunque attività ludico-ricreativa ad una distanza inferiore ai 30 metri da punto di deposizione, nonché proiettare ombra in corrispondenza della zona interessata dalla deposizione.
L’intervento dei militari del Compartimento Marittimo di Porto Empedocle, sotto il coordinamento della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, si inserisce nella più ampia funzione della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di salvaguardia dell’ambiente marino e della fauna che lo stesso ospita (Direttiva 92/43/CEE – Habitat) e, in particolare, di animali appartenenti a specie protette come le tartarughe marine e cetacei che, soprattutto a causa dell’interazione con l’uomo, rischiano di subire una drastica diminuzione nei nostri mari.