RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il capogruppo consiliare di AVS – Sinistra Italiana Pasquale Cucchiara commenta i lavori consiliari del 28 e 29 ottobre esprime la sua preoccupazione circa le conseguenze nefaste, per il funzionamento dell’Ente, dell’approvazione della variazione si bilancio. Alla sua voce si unisce quella del segretario Vincenzo Cassaro
“Nella seduta consiliare di ieri, è stata approvata una variazione di bilancio che – dichiara Pasquale Cucchiara – segna un passo indietro per il nostro Comune e rischia di compromettere pesantemente il funzionamento dell’Ente.
In particolare,- segnala Cucchiara- questa decisione avrà impatti diretti sulla capacità di difesa dell’Ente e in particolare sul capitolo “Liti arbitraggi e consulenza”; sezione in cui il dirigente al ramo ha chiesto cinquantamila euro in più per migliorare la gestione del servizio.
Inoltre,- aggiunge il capogruppo consiliare di AVS-potrebbero risultare gravemente compromessi anche i capitoli creati dall’Amministrazione relativi al “Medico del lavoro” e “RSPP” essenziali per la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici del comune di Favara.
La variazione di bilancio approvata prevede anche il taglio di risorse fondamentali per il settore della riscossione dei tributi. Il rischio concreto – dichiarano il segretario Vincenzo Cassaro e il gruppo dirigente del Partito AVS – Sinistra Italiana – è quello di compromettere la regolarità delle entrate e di mettere in difficoltà uno degli strumenti più importanti per garantire che il Comune possa finanziare i servizi essenziali.
“Dunque, l’estrema voglia di incidere a tutti i costi ha prodotto un emendamento pasticciato che ha ottenuto i pareri favorevoli solo dopo una lunga serie di modifiche che hanno causato svariate sospensioni dei lavori consiliari protraendo gli stessi oltre la mezzanotte”.
Infine – dichiara il consigliere Pasquale Cucchiara – desidero esprimere il mio disappunto riguardo al recente comunicato che è stato diffuso dall’opposizione, il quale, a mio parere, utilizza un linguaggio decisamente inappropriato e irrispettoso nei confronti di tutti noi. In particolare, mi riferisco all’uso di appellativi come “soldati” o “moschettieri”, risultano offensivi e contribuiscono ad inasprire il dibattito .
In ultimo- conxlude Cucchiara-ritengo fuori luogo i riferimenti alle “giornate di vacanza” specie per chi, come me, impegna tanto tempo nello studio degli atti, interviene spesso e volentieri in consiglio comunale a differenza di molti dei firmatari di questo documento che non hanno mai, o quasi, articolato un pensiero in consiglio comunale.