Con due distinte analoghe sentenze del 19 dicembre ultimo scorso, il Tar ha accolto i ricorsi di due strutture radiologiche dell’agrigentino che richiedevano l’accreditamento all’Assessorato regionale alla Salute
I casi
Nel 2023, i titolari di due strutture radiologiche operanti rispettivamente a Palma di Montechiaro e ad Aragona, presentavano all’Assessorato regionale della Salute apposita istanza volta ad ottenere l’accreditamento istituzionale con riferimento alla branca di Radiologia.
Ma l’Assessorato alla Salute, richiamando il “Piano di valutazione del fabbisogno di specialistica ambulatoriale della Regione Siciliana – branca Diagnostica per immagini – Radiologia” rigettava le istanze presentate dalle due strutture radiologiche.
I ricorsi giurisdizionali
Così, titolari di dette strutture, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, con due distinti ricorsi, impugnavano innanzi al TAR-Palermo, al fine di ottenerne l’annullamento, i provvedimenti di diniego.
In particolare, i legali rilevavano in giudizio come i provvedimenti impugnati fossero in contrasto con gli atti regionali di programmazione dai quali si desumeva la necessità di un incremento del fabbisogno assistenziale ed altresì che il diniego dell’Assessorato non avrebbe potuto giustificarsi alla luce dell’asserito rispetto del tetto massimo di spesa.
Inoltre, gli avvocati Rubino e Impiduglia evidenziavano che l’impossibilità di ingresso di nuove strutture accreditate avrebbe determinato una condizione di oligopolio delle strutture già accreditate, le quali assorbirebbero tutto il bacino di riferimento in palese violazione del principio di concorrenza.
Infine, i legali rilevavano che i provvedimenti di diniego erano stati adottati in violazione delle garanzie partecipative, atteso che l’Assessorato non aveva emanato il preavviso di rigetto prima della conclusione del relativo procedimento.
Le sentenze
Ebbene, con sentenze del 19.12.2024, il TAR-Palermo, condividendo le argomentazioni difensive degli avvocati Rubino e Impiduglia, ha accolto i ricorsi delle due strutture radiologiche.
Pertanto, l’Assessorato regionale alla Salute dovrà rideterminarsi sulle istanze di accreditamento presentate dalle strutture, tenuto conto dell’atto di programmazione le cui previsioni devono essere declinate a livello provinciale e distrettuale nel quale le nuove strutture aspirano ad operare, nel rispetto delle regole procedurali.