La sentenza del TAR-Sicilia di Palermo è del 4 febbraio scorso e riguarda l’Asp di Palermo
Ad essa il TAR-Sicilia ha ordinato di definire il procedimento avviato su istanza di alcune strutture radiologiche che hanno eseguito prestazioni ambulatoriali tramite TAC e Risonanza Magnetica, in eccedenza al budget assegnato dall’ASP medesima, richiedendo il pagamento delle prestazioni ulteriori
Se l’ASP non definirà il procedimento entro 90 giorni, si insedierà un commissario ad acta che provvederà in via sostitutiva
Il caso
Veniamo al caso di specie che riguarda gli anni 2019 e 2020 e 2022.
In questi anni, alcune strutture radiologiche della provincia di Palermo hanno erogato prestazioni ambulatoriali (diagnosi tramite strumentazione tecnologica quale TAC, RMN, etc) per conto del Servizio Sanitario Regionale.
Ebbene, una parte di queste prestazioni sono state eseguite in eccedenza rispetto al budget assegnato dall’ASP di pertinenza.
Pertanto, queste strutture ambulatoriali hanno invitato invitato l’ASP di Palermo all’individuazione di eventuali economie di spesa ed alla ricognizione delle risorse residue dell’aggregato provinciale, in modo da poter loro assegnare i fondi reperiti a compenso delle maggiori prestazioni rispetto ai budget assegnati.
Ma l’invito suddetto non è mai stato riscontrato dall’Azienda Sanitaria Provinciale.
Il ricorso
Di conseguenza, i titolari delle strutture radiologiche, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, hanno proposto ricorso innanzi al TAR-Sicilia di Palermo.
Nel giudizio i predetti difensori hanno rilevato che l’Assessorato Regionale alla Salute con apposito decreto assessoriale del 2018 aveva previsto la destinazione del 50% delle economie di spesa alle prestazioni erogate extra budget.
Inoltre, hanno rilevato che, con successivi decreti del 2022, l’Assessorato Regionale alla Salute aveva stabilito: a)-l’assegnazione di eventuali risorse residue alle strutture che nell’anno 2020 avevano erogato maggiori prestazioni rispetto al budget;
b)-l’assegnazione di eventuali risorse residue sulla base della strumentazione tecnologica possedute delle singole strutture (TAC e RMN) negli anni 2022 e 2023.
Pertanto, gli avv.ti Rubino ed Impiduglia hanno dedotto che l’ASP avrebbe dovuto accertare e quantificare l’ammontare delle economie realizzate, assegnandole alle varie strutture che avevano erogato prestazioni in eccesso rispetto al budget, previa stipulazione di appositi accordi integrativi.
Il prosieguo giudiziale
Il TAR-Sicilia di Palermo accoglieva parzialmente il ricorso, ordinando all’ASP di Palermo di definire il procedimento amministrativo relativo all’assegnazione dell’extra budget per l’anno 2019 e delle somme residue per l’anno 2022, mentre non veniva accolta la domanda formulata in relazione all’anno 2020.
La sentenza veniva così appellata innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa che, con sentenza del novembre 2024, annullava con rinvio la sentenza di primo grado, in relazione alla domanda formulata per l’annualità 2020, la quale, come detto, non era stata accolta dal T.A.R..
Conseguentemente, le strutture radiologiche, sempre con il patrocinio degli avvocati Rubino e Impiduglia, riassumevano il giudizio innanzi al TAR-Palermo, avendo interesse ad ottenere anche la ripartizione delle risorse residue dell’aggregato provinciale, producendo le dichiarazioni attestanti le prestazioni rese in extra budget per il 2020.
La sentenza del 4 febbraio
Ebbene, con sentenza del 4.02.2025, in accoglimento delle tesi degli avvocati Rubino e Impiduglia, il TAR – Sicilia di Palermo ha ordinato all’Asp di Palermo a definire il procedimento avviato su istanza delle strutture radiologiche entro il termine di 90 giorni ed al contempo, nell’ipotesi di inottemperanza nel suddetto termine, ha nominato Commissario ad acta il Dirigente Generale del Dipartimento per la pianificazione strategica dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana (o un suo delegato).
Pertanto, per l’effetto di tale pronuncia, l’ASP dovrà definire il procedimento amministrativo volto all’assegnazione delle prestazioni rese in extra budget anche per l’annualità 2020.