Il deserto sanitario
“Il Direttore Generale dell’Asp continua a presidiare televisioni e giornali annunciando banali provvedimenti e insulse iniziative spacciandoli per eventi straordinari, ma non vede, volutamente e colpevolmente, il deserto sanitario assistenziale verso cui sta indirizzando la popolazione agrigentina” -scrive senza mezzi termini l’esponente del PD agrigentino, Nino Cuffaro, nel suo profilo social di facebook.
Che poi non fa altro che riportare la parte iniziale della nota diffusa dal circolo PD agrigentino Vittoria Giunti ed intitolata “il deserto sanitario”.
In particolare, la nota del circolo PD si sofferma sul Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, definendolo “il “postaccio” temutissimo dai cittadini, perché continua fonte di ansia nel timore di averne bisogno”.
Ciò che non è stato fatto
La nota rileva inoltre come nulla sia stato fatto “per realizzare un servizio di Anatomia Patologica presso l’Ospedale di Agrigento, privando i pazienti della possibilità dell’esecuzione degli esami estemporanei (durante l’intervento chirurgico)”; “per la pronta consegna dei referti, nonostante si paghino profumatamente altre strutture sanitarie fuori provincia per l’esecuzione degli esami”; “per rendere adeguato il servizio di Radioterapia che, per le inadeguatezze strumentali e organizzative e la carenza di personale, non riesce a soddisfare tutte le richieste dei malati oncologici a cui gli stessi operatori consigliano di rivolgersi ad altri ospedali fuori provincia per accelerare i tempi”; per le “perenni liste di attesa per accedere ai servizi essenziali nonostante i fiumi di denaro spesi per il loro abbattimento”.
La presenza invasiva della politica
“E in tutto questo continuiamo a constatare la presenza invasiva della politica e la sussistenza di interessi particolari nella gestione del personale (OSS, Infermieri, Medici) per assicurare posti di privilegio, ingiustificati guadagni e costituire squallide clientele” -continua la nota del PD.
“La salute è un diritto fondamentale di cittadine e cittadini e va difeso soprattutto per i più deboli e indifesi” -conclude la nota.