Sabato e Domenica, l’Unitre Empedocle Favara fa un bagno di Cultura e di Storia visitando i luoghi più belli della Sicilia degli anni d’oro.
La gita inizia con un caloroso saluto del Coordinatore Giuseppe Veneziano, in assenza del Presidente Dino Caramazza, e con le dovute istruzioni del responsabile della Commissione Gite Gino Sgarito… poi viene passato il microfono ad Antonella Cavaleri per la preghiera di rito per gli associati viaggianti.
Tutti belli seduti, ognuno al suo posto, seguono con attenzione la preghiera e stesse indicazioni che vengono fornite con dovizia di conoscenza al fine di avere contezza del tragitto da fare.
Tra una battuta ed un’altra, il tempo scorre velocemente per cui al posto e all’ora prestabiliti viene prelevata la guida per iniziare il tragitto programmato.
È una gran bella compagnia di 53 amici, molto coesa ed armoniosa, verificabile dallo stesso “en plain” raggiunto.
La guida incomincia con voce forte e chiara a parlare dei “Florio”, della loro storia, delle loro fortune e dello disgrazie, mettendo in evidenza, in modo particolare, la loro ascesa iniziale che li porta ad essere considerati nel tempo i veri ”Leoni della Sicilia” e la loro stessa discesa sino ad arrivare alla miseria.
L’autobus si ferma a pochi passi dalla villetta della famiglia “Florio”. Dal suo aspetto, dalla sua struttura, dagli stessi mobili che arredano i vari ambienti, si nota tutta la possanza e l’imponenza dei “Florio”, che – proprio perché “veri parvenu” del tempo – tutt’ora sfidano le strutture e gli stessi immobili dei vari personaggi di nobile lignaggio del periodo.
Finita la visita, ognuno si organizza per un pranzo libero che, sicuramente, riporta i partecipanti ai giorni gioiosi della gioventù passata. E così, a gruppi, i partecipanti si organizzano per fare uno spuntino volante.
Dopo pranzo, si va a visitare il Teatro Massimo e le zone adiacenti, sempre accompagnati dalla Guida che ne illustra la storia e i vari rifacimenti, gustando le bellezze di quel teatro che rappresenta la storia dei momenti più gloriosi del mondo palermitano (periodo reale, momenti politici di grande impatto sociale e storico, ecc).
Finita la visita del teatro “Massimo” , tutti assieme con l’autobus si va a visitare la “tonnara” dei Florio, sita di fronte il porto di Palermo.
L’obelisco e lo stesso mulino a vento, ricordano gli usi ed i costumi di un periodo d’oro della Famiglia Florio, i cui resti storici e un loro stesso nipote, presente alla visita, riescono a dare colore e fantasia a un passato di gloria e di ricchezza.
La cena viene servita presso l’Hotel Hastoria Palace, dove i partecipanti, tra l’altro, trovano un pò di rinfresco e di riposo.
Volendo chiudere la giornata in bellezza, alle 21,30, con l’autobus si va a visitare Palazzina dei Quattro Pizzi e le stesse Fontane delle acque illuminate e zampillanti a suon di musica.
Nel complesso – pur riguardando luoghi già conosciuti in quanto la gran parte dei presenti ha conseguito la laurea a Palermo, ha trovato la soddisfazione di tutti.
Subito dopo la visita, si ritorna all’hotel, dove – ci si rinfresca e si va a riposare.
Il secondo giorno, fatta colazione, sempre con l’autobus si va verso i “Quattro Canti”, dove si scende per visitare tutto il Circondario e portarsi verso la Cattedrale, la Cappella Palatina e Palazzo Normanni.
Luoghi veramente incantevoli che nel tempo si sono dimostrati di essere i capolavori di un passato glorioso della nostra Sicilia. Nello specifico , brava la Guida, che ha saputo fare rivivere la storia passata, gli stessi personaggi e gli Eroi del tempo.
Stanchi, ma soddisfatti, alla fine un “abbuffata di pesci” a Sferracavallo riporta tutti ai tempi moderni.
Molto commovente e romantico la sorpresa del festeggiamento del compleanno dell’associato Leonardo Vinciguerra, preparato dalla moglie Rosa, allorché tra le bancarelle del fronte-mare della spiaggia di fronte al ristorante, tutti assieme brindano alla sua salute.
L’autobus dei Fratelli Patti, il cui autista ha saputo con bravura e molto grazia accontentare i viaggiatori, li riporta verso Castelvetrano per andarvi a gustare un gelato, un caffè o una bibita come ultimo tocco fatto dagli organizzatori che si sono dimostrati veramente insuperabili.
Dopo di ché la strada verso casa ha fatto spegnare le luci di una gita bella, culturalmente eccezionale e veramente emozionante che ha lasciato tutti soddisfatti.
Certo, è stato un vero bagno di storia, cultura e vita vissuta tra i componenti di una delle più vivaci Associazioni del circondario di Favara (Unitre Empedocle) che – da dieci anni – oltre a dare un contributo di crescita sociale e civile per la città, sa anche trovare l’orgoglio dell’appartenenza e il modo di fare comprendere a tutti che la nostra Sicilia è un bene “ineguagliabile” da amare e visitare.