Riceviamo e pubblichiamo
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Aldo Capitano
Lo Stato ha confiscato beni patrimoniali a moltissimi mafiosi.
Dell’Utri e’ stato dai Giudici condannato a 7 anni per “ concorso esterno in associazione mafiosa” e pertanto non gli sono stati confiscati i beni, come è’ stato fatto per i mafiosi.
Ha scontato gli anni di condanna ed è un cittadino con un suo pregresso.
Va riconosciuta giuridicamente la riabilitazione a coloro che hanno scontato una pena secondo le leggi dello Stato ed umanitarie .
Dunque dal punto di vista giuridico, nulla da eccepire riguardo la versatilità spontanea ad espletare una donazione bibliotecaria prestigiosa e di grande valore più culturale che economico.
E’ da accettare moralmente il dono offerto da colui che ha già scontato tutto dal punto di vista giuridico, rappresentando la migliore parte di sé, donando un patrimonio culturale a fruizione della intera umanità e ai posteri.
Agrigento ha una singolare opportunità di acquisire un patrimonio inestimabile, di una prestigiosa raccolta bibliotecaria di imparagonabile valore, in quanto i testi ,rappresentano la storia dell’umanità.
Pertanto, l’agrigentino, come cittadino del mondo, non può perdere questa unica opportunità.”
