L’amministrazione comunale di Canicattì, presieduta dal sindaco Vincenzo Corbo, ha omaggiato la memoria di Antonino Sciascia, in occasione del centenario della sua morte, avvenuta il 12 aprile 1925.
Deposte le corone di fiori
Il sindaco, insieme agli assessori della sua giunta, si è prima recato al cimitero comunale, dove ha deposto una corona di fiori sulla tomba dell’illustre canicattinese.
Indi, si è recato nel luogo del monumento cittadino eretto ad Antonino Sciascia e, presente una rappresentanza dei Licei Classico e Scientifico (quest’ultimo è infatti intitolato allo scienziato canicattinese), con in testa il dirigente scolastico Rossana Virciglio, egli ha ricordato la figura dello scienziato canicattinese e poi ha assistito alla deposizione di un’altra corona di fiori.
Chi era Antonino Sciascia
Pioniere della fototerapia, egli ne descrisse l’utilizzo -già nel 1892- al XIII Congresso Oftalmologico di Palermo e poi -nel 1894- all’XI Congresso Medico Internazionale di Roma.
Nato a Canicattì il 19 novembre 1839, si laureò in medicina all’Università di Palermo, per poi tornare a Canicattì, dove ha svolto la sua professione, dedicandosi allo studio della Fototerapia, da lui intuita come teoria secondo cui la luce poteva curare alcune malattie.
Nel museo di Radiologia dell’Università di Palermo è custodita ed esposta la lente biconvessa con cui egli praticava la fototerapia.
Il premio Nobel mancato
Il Giornale di Sicilia, il 27 ottobre 2007, ha pubblicato un articolo dal titolo Antonino Sciascia premio Nobel mancato, con una intervista al radiologo prof. Adelfio Elio Cardinale, il quale sosteneva che il medico canicattinese avrebbe meritato il premio Nobel.
Il 28 marzo scorso, al teatro Pirandello di Agrigento, il prof. Antonio Lo Casto, docente di diagnostica per immagini all’Università di Palermo, ha relazionato sul tema Antonino Sciascia e il Nobel negato, in occasione del convegno Storia della medicina ad Agrigento.