Sarà l’ultimo spettacolo in cartellone della stagione del teatro Pirandello di Agrigento: una commedia scritta da Nino Marino e Nino Manfredi e oggi diretta da Luca Manfredi .
La scenografia è di Luigi Ferrigno, i costumi di Giuseppina Maurizi, le musiche di Paolo Vivaldi e il disegno luci di Antonio Molinaro. Lo spettacolo è in due atti, per una durata complessiva di due ore, ed è stato prodotto da La Pirandelliana nel 2024.
Ma è andato in scena per la prima volta, nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi quale attore protagonista, oltre che regista e autore del testo.
Ecco cosa disse lo stesso Nino Manfredi di questa sua pièce: “Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l’onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? […]è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all’utile”.
Gente di facili costumi andrà in scena al teatro Pirandello di Agrigento, stasera, martedi 6 maggio, alle ore 21:00, e domani, mercoledì 7 maggio, alle ore 17.30, con due attori splendidi: Flavio Insinna e Giulia Fiume, che costituiscono per l’occasione un duetto ironico, a tratti molto tenero e, in certi momenti, molto tagliente.
Anna, in arte Principessa (la bravissima Giulia Fiume), è una prostituta disordinata, estrosa e turbolenta che aspira a fare la giostraia.
Ugo (lo straordinario Flavio Insinna) è un intellettuale che vivacchia facendo l’autore per la tv e per il cinema, durante le sue notti insonni, con l’aspirazione a realizzare un film d’autore.
Condomini, lui abita al piano di sotto ed è costretto a subire i rumori e la musica del piano di sopra, dove vive lei. I due conducono monotonamente le loro esistenze che in questa pièce teatrale si intrecciano tra tenerezza e ironia, tra incomprensioni e imprevisti, allorquando lui viene sfrattato ed è ospitato da lei. Una convivenza forzata, piena di malintesi, casini, divertimenti, incidenti, curiosità, aperture, confessioni, ipocondrie… Con due aspirazioni che si incontrano e scontrano: quella di dirigere la giostra con quella di realizzare un film d’autore d’arte.
Ma, in definitiva, Nino Manfredi è Nino Manfredi. E Flavio Insinna , quale interprete, non è poi tanto da meno…