Il film di Paolo Licata su Rosa Balistreri ha ampiamente conquistato il pubblico in sala: nello scorso week-end si è confermato come il film di produzione italiana più visto; e molto probabilmente lo sarà anche in questo fine settimana.
L’amore che ho ricorda la cantautrice dialettale Rosa Balistreri, ammaliante cuntastorie e cantastorie siciliana scomparsa, la quale ha saputo narrare la sua terra con naturalezza e realismo, dando voce ai più deboli.
CAST
“Cantatrice del sud”, icona della canzone popolare siciliana ed eroina della rivendicazione dei diritti civili, Rosa Balistreri è nel film interpretata da Lucia Sardo e da Donatella Finocchiaro, che la impersonano in momenti diversi della sua vita.
Nel cast ci sono pure: Anita Pomario (che interpreta la cantautrice licatese da giovane), Tania Bambaci (che interpreta la figlia Angela) e Vincenzo Ferrera, attore palermitano, già famoso anche grazie alla serie tv Mare Fuori.
Oltre alle attrici citate, c’è Mario Incudine; e c’è Carmen Consoli (con la sua musica), la quale ha sempre considerato Rosa Balistreri una maestra e una guida.
LUOGHI
Il film è stato girato tra Piana degli Albanesi e alcuni luoghi di Palermo, tra cui piazza Croce dei Vespri, la Kalsa e la Vucciria.
L’amore che ho è anche il titolo di una canzone di Rosa Balistreri e oggi da il titolo a questo film, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Luca Torregrossa, nipote dell’artista licatese.
SINOSSI
Siamo nel 1990, Rosa Balistreri, ormai famosa nel mondo dello spettacolo, dell’arte e della politica, sente il peso dell’età e l’approssimarsi della fine della carriera.
Dopo tante occasioni mancate, decide di recuperare, prima che sia troppo tardi, il rapporto con la figlia Angela, adesso quarantenne, che ha sempre visto la madre lontana, lontana da lei, dedita soltanto alla carriera.
Pur di avere un’altra chance, Rosa è disposta a tutto, persino a vivere nella sporca e buia cantina di casa della figlia e ad andare in giro soltanto nei piccoli paesini dell’entroterra siciliano per guadagnarsi quei pochi soldi che le servono per vivere.
In questo contesto, riaffiorano le memorie della sua intera esistenza: dalle lunghe giornate da bambina trascorse a lavorare nei campi con il padre al matrimonio imposto, fino al successo inaspettatamente traguardato. Con questo passato, con i suoi drammi e le sue piccole gioie, Rosa è costretta a fare i conti, non sempre semplici e non sempre gradevoli.