I fatti di violenza (con riprese filmate e diffuse) sono avvenuti ad Agrigento e risalgono a fine 2014, mentre la ragazza si è suicidata nel maggio 2017, lanciandosi nel vuoto dalla Rupe Atenea.
Gli autori della violenza sessuale di gruppo e della produzione e diffusione di materiale pedo-pornografico (la ragazza all’epoca dei fatti era minorenne) erano ben quattro giovani, di cui due minorenni. Per questi ultimi c’è stata la messa in prova presso strutture sociali dove hanno lavorato sino ad ora, dimostrando buona condotta e pentimento.
Ma erano stati tutti e quattro ad aver indotto la ragazza ad ubriacarsi per poi costringerla a rapporti sessuali completi di gruppo, anche con sesso orale, mentre la vittima, allora diciassettenne, li implorava di non farlo e li supplicava di star male e di volersi uccidere se avessero continuato.
Adesso è arrivata la sentenza che, a seguito dell’avvenuto superamento della messa in prova, dichiara estinto il reato commesso dai due (fra i quattro) giovani, che all’epoca del reato di gruppo erano ancora minorenni.
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