La Corte d’Appello ha dichiarato inammissibile l’istanza di revoca avanzata del contendente (l’avvocato Santo Orazio Primavera).
Sarà adesso la Cassazione a stabilire se il deputato regionale Salvatore Giuffrida (eletto con la lista e odiernamente transitato nelle fila della DC di Totò Cuffaro) potrà restare in carica.
Ma andiamo all’origine della querelle giudiziaria.
Il ricorso di Primavera dopo le elezioni regionali
Subito dopo le elezioni regionali del 2022, l’avv. Santo Orazio Primavera, candidato (risultato non eletto) nella lista denominata “De Luca Sindaco di Sicilia – Sud chiama Nord”, con ricorso proposto innanzi al Tribunale di Palermo, chiede di accertare l’ineleggibilità dell’on. Salvatore Giuffrida (che, nel frattempo, era passato con la DC di Cuffaro) e di dichiararlo decaduto dalla carica di deputato regionale.
Il Tribunale di Palermo rigetta il ricorso proposto da Primavera che così propone appello avverso la pronuncia di rigetto del ricorso.
L’appello di Primavera alla sentenza di primo grado
Con il ricorso in appello, l’avv. Santo Orazio Primavera ottiene sentenza con cui la Corte d’Appello dichiara decaduto l’on. Giuffrida.
Per l’effetto di tale sentenza, l’ARS – nella seduta del 28 gennaio 2025 – dichiara Primavera “immesso” – a seguito del suo giuramento – “nelle funzioni di deputato all’Assemblea Regionale Siciliana” .
Il ricorso in Cassazione di Giuffrida
Ma, con ricorso in Cassazione, Salvatore Giuffrida, difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, impugna la sentenza d’appello che l’ha dichiarato decaduto.
Inoltre, con autonoma istanza presentata presso la Corte d’Appello di Palermo, Giuffrida –sempre difeso
dagli avvocati Rubino e Impiduglia – chiede la sospensione di tale sentenza, nelle more del giudizio in Cassazione.
La sospensione dell’ ineleggibilità di Giuffrida
La Corte d’Appello, con ordinanza del 19 maggio 2025 -aderendo alle tesi degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – accoglie la richiesta di sospensione della pronuncia che aveva dichiarato ineleggibile l’on. Giuffrida.
Il quale pertanto riprende il proprio seggio all’ARS, nelle more della pronuncia della Corte di Cassazione.
La domanda di revoca dell’ordinanza del 19 maggio
Tuttavia, l’avv. Santo Orazio Primavera presenta alla Corte d’Appello istanza di revoca della citata ordinanza del 19 maggio, sostenendo l’erroneità della stessa.
L’on. Giuffrida – sempre con il patrocinio degli avvocati Rubino e Impiduglia – si è costituisce in giudizio, chiedendo alla Corte d’Appello di dichiarare inammissibile e, comunque, infondata la suddetta domanda di revoca.
La Corte d’Appello di Palermo – con ordinanza del 03.07.25, ovverosia in data odierna- – dichiara inammissibile la suddetta istanza di revoca.
La situazione attuale
Per effetto della pronuncia della Corte d’Appello, l’On Giuffrida rimane in carica quale deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Sarà adesso la cassazione a decidere definitivamente a chi tocchi il seggio all’ARS tra Salvatore Giuffrida ed Orazio Santo Primavera.