Pubblichiamo integralmente la nota diffusa dal sindaco di Favara Rosario Manganella relativa alla convocazione della Sezione di controllo della Corte dei Conti, per la Regione Siciliana, per la pronuncia sul Piano di riequilibrio finanziario presentato dal Comune di Favara.
Ecco la nota del sindaco: “Alcune Cassandre della politica locale e qualche rappresentante della stampa stanno diffondendo notizie non corrette sulla convocazione da parte della Corte dei Conti della Regione Sicilia sul Piano di riequilibrio finanziario (art. 243-bis Tuel). Per la verità si tratta di un atto dovuto a seguito della relazione elaborata dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, in esito alla istruttoria sul piano di riequilibrio finanziario del Comune di Favara ed inviata, così come prevede la legge, alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Sicilia.
L’adunanza della Corte dei Conti è prevista per giovedì, 28 prossimo venturo alle ore 11:00 a Palermo, in Via Notar Bartolo, nella quale sede saranno ascoltati il dirigente delle Finanze ed il sindaco di Favara. Il Comune ha chiesto di essere informalmente sentito prima della suddetta data e la risposta è stata positiva: il 26, infatti, il magistrato incaricato sentirà gli amministratori ed i funzionari dell’Ente.
Stupisce, ancora una volta, il tentativo di strumentalizzazione messo in atto dai nemici dell’Ente, i quali parlano già di Comune in dissesto. Il Comune è chiamato a chiarire tutta una serie di questioni sollevate a partire dal 2011 fino ad arrivare all’approvazione del Piano di riequilibrio adottato dal consiglio comunale in data 14 giugno 2015.
Qualche malpensante (non so cosa ci guadagnerà) si augura addirittura che il Comune vada in dissesto, scordandosi che, se malauguratamente ciò dovesse realmente accadere, i danni per i dipendenti e per la collettività saranno ingenti ed irreparabili. Infine, nel ribadire che l’Amministrazione comunale lavorerà esclusivamente affinché il piano di riequilibrio possa ottenere l’ok dalla Corte dei Conti, vorremmo assicurare chi pensa che l’eventuale dissesto finanziario allontanerebbe il rinnovo della carica del sindaco e del consiglio comunale, che questa ipotesi non è contemplata in nessuna norma attualmente in vigore”.
Rosario Manganella
Non sappiamo a “quale rappresentante della stampa” il sindaco si riferisce quando afferma che “stanno diffondendo notizie non corrette”. Il nostro Giornale ha diffuso in esclusiva e per primo la notizia che la Corte dei Conti ha convocato la Sezione di controllo per la Regione Siciliana con Ordinanza del Presidente n. 11/2016 per le ore 11 del 28 gennaio 2016. A tale seduta è stato convocato il sindaco o un suo delegato, delega da inviare unitamente ad eventuali memorie almeno tre giorni liberi antecedenti l’adunanza. Oggetto dell’adunanza è il Piano di riequilibrio finanziario (art. 243-bis Tuel).
L’augurio è che le memorie possano convincere il magistrato istruttore dottor Gioacchino Alessandro e gli altri componenti dal Sezione, della bontà del Piano. Ma le cose non sembrano rosee. Come si legge nel primo capoverso di pagina 14 “La Commissione ministeriale evidenzia come la descritta traiettoria di rientro non sia in linea con le Linee Giuda emanate dalla Corte dei Conti”. Ed anche, come riportato nel quinto capoverso di pagina 23, in riferimento all’ultimo controllo finanziario: “Oltre alla scarsa capacità di riscossione dei residui e di smaltimento degli stessi l’Ente continua annualmente a produrre nuovi residui attivi sforando i relativi parametri di deficitarietà”. Oppure come scrive lo stesso magistrato istruttore, nel secondo capoverso di pagina 29 “Allo stato degli atti il Piano di riequilibrio non appare attendibile e concruo rispetto alle riferite esigenze”.
Questi i dati certi che, forse, dovrebbe essere lo stesso sindaco a far conoscere a tutti i cittadini.
2 commenti
Il sindaco si riferisce al tuo caro joseph zambito che nel suo articolo scrive “IL COMUNE AD UN PASSO DAL DISSESTO” vorrei ricordare che zambito è stato amministratore e quell’amministrazione ha prodotto danni che ci troviamo oggi a cercare di risolvere….
Ma se non sa manco l’indirizzo della Corte dei Conti!
Emanuele Notarbartolo, politico, sindaco di Palermo, direttore del Banco di Sicilia, amico di Michele Amari e Mariano Stabile, partecipante alla spedizione dei Mille, prima vittima eccellente della mafia e portatore del cognome di una delle più importanti famiglie dell’aristocrazia siciliana.
Ma nell’immaginario del Sindaco evidentemente il marchese Notarbartolo assurge le sembianze di un antenato dello stimato notar Bartoli.
Che posto triste Favara.