Si svolgeva fino a oltre un decennio fa la festa del lunedì di San Giuseppe. Terminate le funzioni religiose la domenica, il giorno dopo si facevano grandi festeggiamenti in piazza Cavour con spettacoli musicali con famosi cantanti e in chiusura i giochi pirotecnici.
A Favara, al tempo una delle poche città che offriva una serata di divertimento popolare, giungeva gente della provincia e non solo.
San Giuseppe, in tutto il mondo, si celebra il 19 marzo, mentre nella città dell’agnello pasquale due volte: a marzo e ad agosto. Anzi, ad agosto con grandi festeggiamenti che duravano una settimana. Hanno la stessa durata anche adesso con temi diversi. Si fa con grande passione e fatica quello che si può.
San Giuseppe in piena estate trovava la sua ragione nel ritorno degli emigranti per le ferie. Tornavano nelle loro famiglie e allora occorreva far festa, festa pi daveru. E pi daveru era, con i cavalli e i muli bardati, le bande musicali, le luminarie e il lunedì tutti in piazza per lo spettacolo musicale con artisti famosi. Anche adesso si organizzano celebrazioni religiose, momenti di incontro e manifestazioni culturali grazie all’impegno di volontari e tra i tanti mi piace ricordare Gaetano Scorsone. E a questi volontari va il ringraziamento della città, ma la gente di Favara rivuole il lunedì di San Giuseppe.
E allora iniziamo a lavorarci tutti. Il sindaco è disponibile farà quello che può più a livello personale che con le casse vuote del Comune. Ci sono i commercianti, gli imprenditori e i tantissimi devoti al Santo. E allora lavoriamoci per l’anno prossimo, così da riempire la piazza di gente, di musica e divertimento.
Una serata di collettivo svago fa bene a tutti e non è peccato. Viva San Giuseppe… anche il lunedì.