Si è svolta ieri sera, nella settecentesca chiesa della Madonna del Rosario, la conferenza stampa per illustrare il programma dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe, “protettore dei padri di famiglia, patrono della Chiesa Universale” e “pellegrino di Speranza”.Quest-anno ci saranno alcune novit’
Ieri sera la splendida chiesa barocca “Madonna del Rosario”, o anche “Chiesa del Rosario” dove vi è un altare dedicato a S. Giuseppe, ha fatto da cornice alla conferenza stampa indetta per illustrare il programma dei festeggiamenti in occasione della Solennità del 19 marzo.
Un lunga tavola, che ha fatto subito pensare alle tavolate allestite per S. Giuseppe, ha accolto l’arciprete, don Nino Gulli, il sindaco Antonio Palumbo, il presidente dell’associazione culturale S. Giuseppe, Roberto Cipolla, il presidente della ProLoco Castello, Antonio Moscato ed i rappresentanti degli istituti scolastici che quest’anno, per la prima volta in maniera comunitaria, realizzeranno la prima “Tavola ” di San Giuseppe”: I.I.S.S. “E. Fermi” , I.C. Brancati, Liceo M.L.King, I.C. A. Cammilleri, I.C. Falcone Borsellino, IPSSSEOA Ambrosini.
Don Nino Gulli ha subito ricordato come la “Tavola” di S. Giuseppe accompagna la festa per il Santo nelle famiglie, nelle parrocchie…e che ha voluto coinvolgere le scuole per far sì che quest’anno le iniziative intraprese in passato da ciascuna in occasione della solennità per il Santo tanto venerato, confluiscano e trovino unità. Un momento “comunitario” attorno alla figura di San Giuseppe, padre della Provvidenza che, nell’anno giubilare, si viene invitati a guardare anche come Pellegrino di Speranza.
I festeggiamenti inizieranno giorno 18 Marzo alle ore 17:30 proprio nella chiesa del Rosario con un evento curato e realizzato dall’area Padre Pino Puglisi del Consiglio Pastorale cittadino: “GIOVANI DI IERI E DI OGGI”, musica, parole, tradizioni. Un incontro gioioso- ha illustrato la moderatrice dell’ area- in cui la musica, che fa visceralmente parte delle nostre tradizioni, sarà colonna sonora a momenti di riflessione.
Svariati gli artisti che interverranno, giovani di oggi : due alunni dell’istituto Falcone Borsellino accompagnati dal docente-musicista Francesco Nobile; e giovani di ieri: il poeta Salvatore Mossuto; l’autore, compositore ed interprete di musica popolare siciliana Giuseppe Calabrese. Infine, Fabio ed Alessio Piscopo, padre e figlio racconteranno come la passione che li unisce abbia rafforzato il loro legame e la loro complicità, poi si esibiranno interpretando un pezzo musicale amato da entrambi.
A seguire, alle 19:00, sarà celebrata la S. Messa e, alle 20,00 ci sarà una delle novità di quest’anno: S. Giuseppe sarà accompagnato in processione alla chiesa Madre.
I motivi di questa decisione sono per lo più di tipo logistico, spiega Don Nino Gulli: “le celebrazioni di giorno 19 le faremo in Chiesa Madre perché abbiamo convocato le scuole e la chiesa del Rosario è troppo piccola. Resterà aperta per chi vuole fare un “viaggio” per chi ha una “promessa” a S. Giuseppe”.
Altra novità, come già accennato, è che gli istituti scolastici saranno presenti i piazza Cavour ed allestiranno, ciascuno, uno stand con una tavola votiva. Sarà presente anche la ProLoco Castello con lo stand “Nel segno del pane votivo” che ricorderà altra tradizione favarese, quella dei ringraziamento per una grazia ricevuta. Il presidente Antonio Moscato ha sottolineato un aspetto che fa parte della nostra identità storica: la minestra viene fuori sempre e comunque con tanti tipi di pasta perché, come ricordava il Barone Mendola, “Chiddu c’haiu supecchiu t’u dugnu”: ti offro quello che mi soverchia. Ha tenuto a sottolineare, inoltre, che questa è la prima volta che si opera in sinergia auspicando che possa essere un crescendo.
Programma di giorno 19 marzo
Sono previste tre celebrazioni: due la mattina dedicate alle scuole e una la sera
alle ore 9:00 per gli alunni degli istituti comprensivi che, alle 10:00,saranno in piazza Cavour per allestire la tavola votiva;
alle 11:00 per gli alunni degli istituti superiori che , alle 12:00, si recheranno in piazza per allestire la tavola votiva;
alle ore 19:00 Solenne celebrazione eucaristica con la benedizione dei papà.
Alle ore 20:00 vi sarà il sorteggio di una tela artistica donata dall’associazione S. Giuseppe, a seguire la breve processione della statua per un tratto della via Roma alla chiesa del Rosario, la benedizione della Tavola votiva e della minestra preparata dall’Istituto Ambrosini e la sua condivisione. Un momento di festa, di recupero delle tradizioni.
Interventi:
Il sindaco, Antonio Palumbo, ha ricordato che le “tavuliddate” sono importanti, con esse riusciamo a far conoscere le tradizioni ai nostri ragazzi. Ha ringraziato, dunque, come già don Nino Gulli prima di lui, sia le scuole per l’impegno e l’enorme lavoro svolto: “E’ solo grazie alle scuole che oggi si possono organizzare eventi come le Giornate della Memoria e la Festa della Legalità”; sia l’associazione S. Giuseppe perché le iniziative intraprese hanno messo Favara al centro dell’ attenzione provinciale ed anche regionale, hanno messo in risalto le cose belle che abbiamo. I compaesani, ha concluso, che da tempo non tornavano a Favara per le ferie, hanno invertito la tendenza grazie alla festa di S. Giuseppe che, dunque, oltre al valore squisitamente religioso ha anche valore sociale ed economico.
Giuseppe Piscopo, referente dell’I.C. Falcone Borsellino, ha sottolineato come le scuole condividano un fatto importante, un territorio cresce se tutti mettiamo qualcosa. La novità, grazie alla lungimiranza di don Nino, è che le scuole e, quindi, le famiglie, sono al centro della piazza, i ragazzi ricevono una grande gratificazione in questo modo. Non competizione tra gli istituti, ma unione, condivisione e collaborazione. Scuola non è solo sussidiario e banco-questo è un vecchio modo di fare scuola- ma è territorio, è portare i ragazzi nei quartieri. Sarà un giorno di festa, ma non di vacanza, faremo scuola la mattina spiegando i simboli della tavolata e faremo scuola nel pomeriggio con la minestrata condivisa. Auguriamoci bel tempo, ha concluso, la benedizione la darà don Nino!
I rappresentanti degli altri istituti hanno sposato il pensiero espresso dal collega.
Roberto Cipolla ,presidente dell-associazione S. Giuseppe, ha voluto focalizzare l’attenzione sul “prima” davanti a Tavola di S. Giuseppe. Abbiamo voluto specificare “prima”- ha spiegato/-perchè ci auguriamo che sia la prima di una lunga serie: in piazza tutti insieme!
L’ incontro si è concluso con il gridoall’ unisono: W S. Giuseppe!