Tutto delineato per le elezioni di secondo grado nel Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, dove il 27 aprile si vota per il Presidente e per il Consiglio.
Le candidature alla presidenza e le liste per il consiglio potranno essere presentate a partire dalle ore 8:00 di domenica 6 aprile e sino alle ore 12:00 dell’indomani 7 aprile.
Il Consiglio è composto da 12 componenti e andrà a svolgere le funzioni di una sorta di giunta esecutiva, mentre non ci sarà bisogno di votare per l’Assemblea che sarà composta -di diritto- dai 43 Sindaci dei Comuni del Libero Consorzio.
I candidati alla presidenza
I candidati alla presidenza sono due.
Il primo è Stefano Castellino, sindaco di Palma Montechiaro, appoggiato da Fratelli d’Italia (il suo partito, capeggiato in provincia dal deputato nazionale Lillo Pisano e dall’assessore regionale Giusy Savarino), dalla nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro e Carmelo Pace; dalla Lega dell’ex europarlamentare Annalisa Tardino; dall’UDC del deputato regionale Rosellina Marchetta, moglie di Decio Terrana, coordinatore regionale del partito; da Noi Moderati del responsabile provinciale Totò Carlisi.
Il secondo è Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona, appoggiato da Intesa-Italia Viva (con la lista dei due partiti allora alleati si è candidato alle elezioni regionali); dal Partito Democratico della deputata nazionale Giovanna Iacono e dal parlamentare regionale Michele Catanzaro; da Grande Sicilia di Roberto Di Mauro; da Forza Italia dei parlamentari regionali Riccardo Gallo e Margherita La Rocca Ruvolo; da Italia Viva di Roberta Lala e Totò Petrotto; dai socialisti e, probabilmente, da Alleanza Verdi e Sinistra che in territorio provinciale è rappresentata dal sindaco di Favara Antonio Palumbo.
Il rebus M5S e Verdi-Sinistra
Quest’ultimo potrebbe entrare organicamente nello schieramento pro–Pendolino oppure potrebbe dare un appoggio esterno o, ancora, vedersela dall’esterno con posizione neutrale. Come farà molto probabilmente il Movimento 5 Stelle della deputata nazionale Ida Carmina e del parlamentare regionale Angelo Cambiano.
Alleanza Verdi e Sinistra può dunque contare sul sindaco di Favara, Antonio Palumbo, ma anche su quello del consigliere comunale Pasquale Cucchiara, mentre il Movimento 5 Stelle può contare soprattutto su qualche consigliere comunale di Licata, come Fabio Amato; di Canicattì, come Fabio Falcone; di Porto Empedocle, come Salvatore Ersini…
Potrebbero fare una terza lista, con la prospettiva per cui “l’importante partecipare”, oppure potrebbero votare per la lista del PD o potrebbero, all’ultimo momento convincersi ad appoggiare con una lista loro o dentro la Lista PD o, dall’esterno, lo schieramento di Giuseppe Pendolino.
Le liste per il Consiglio
Comunque, sono pressoché delineati gli schieramenti e ufficializzate le candidature alla presidenza. In verità, mentre scriviamo non è ancora stata ufficializzata la candidatura di Pendolino, ma ciò è dovuto alle trattative di rifinitura con le altre componenti del campo largo che qui è larghissimo, avendo accolto anche due forze di centro che governano a livello regionale col centro-destra.
Intanto lo schieramento a favore di Castellino avrà tre liste: FdI, DC (che potrebbe accogliere un candidato di NM) e Lega (che potrebbe accogliere un paio di candidati dell’UDC).
Tre liste anche a sostegno di Pendolino: PD, Grande Sicilia e FI. Eventuali candidati dei partiti minori verranno allocati all’interno di una delle predette liste.
Da ricordare che ciascuna lista potrà essere composta da un minimo di 6 candidati e un massimo di 12 e che, all’interno di ciascuna lista, un genere non può avere candidature superiori al 60 per cento rispetto all’altro genere. E, siccome la stragrande maggioranza dei consiglieri comunali in territorio agrigentino appartiene al genere maschile, si deduce agevolmente che ciascuna delle sei liste da presentare sarà formata da 7 candidati uomini e 5 candidate donne.
Il pronostico
Chi vincerà infine?
Il risultato non è scontato. Anche perché ci sono alcune posizioni di sindaci e soprattutto consiglieri comunali che stanno nel limbo e sceglieranno all’ultimo momento e chissà quale schieramento. Né si possono escludere repentini (e magari consistenti) cambi di fronte.
Intanto, attendiamo lunedì prossimo, quando candidature e liste saranno già state depositate. Poi, potremo probabilmente esprimerci con qualche dubbio in meno.