Durante l’ultima campagna di ricerca, nell’area del ginnasio di Agrigento, è stata scoperta una nuova antica struttura: probabilmente un auditorium con spogliatoio, come sembrerebbe testimoniato dalle iscrizioni greche.
Le campagne di ricerca
L’area interessata era già stata oggetto di scavi tra il 1960 e il 2005. Gli scavi sono poi ripresi, nel 2020, a cura del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, in collaborazione tra la Freie Universität di Berlino e il Politecnico di Bari. Questa campagna di scavi e ricerca è tutt’oggi in atto.
L’equipe di ricerca è diretta da Monika Trümper, Thomas Lappi e Antonello Fino ed è coordinata, per il Parco, da Maria Concetta Parello.
Dopo una prima campagna di prospezione geofisica, tra il 2022 e il 2024 sono state effettuate tre campagne di scavo che avevano documentato l’esistenza di una palestra monumentale grazie anche alla presenza di cinque tegole su cui compare un bollo con le lettere ΓΥΜ (che starebbero per ΓΥΜΝΑΣΙΟΥ, cioè ginnasio).
La quarta campagna di scavo ha portato al ritrovamento di un ambiente rettangolare con sedute radiali che si apriva su un ambiente particolarmente significativo, il più grande della palestra, di 23 x 11 metri, con banchine lungo il perimetro e un pavimento in terra battuta.
L’auditorium con spogliatoio del ginnasio
L’ipotesi al momento più probabile è che quest’ultimo fosse l’apodyterion, lo spogliatoio del ginnasio che serviva anche come auditorium per la formazione intellettuale, un’ipotesi supportata dal ritrovamento di due blocchi con un’iscrizione greca col testo: “(Τ)ΟΥ ΑΠΟΔΥΤΗ(ΡΙΟΥ)” (dell’apodyterion, per l’appunto), con lettere evidenziate in rosso su un intonaco bianco.
I due blocchi si trovavano in crollo all’interno dell’orchestra semicircolare dell’auditorium, dove un tempo insegnanti e studenti si esibivano davanti a un pubblico, collegato appunto con la grande sala.
Il complesso anticiperebbe di almeno due secoli strutture simili come quella di Pergamo in Asia Minore e rende l’architettura pedagogica utilizzata ad Agrigento estremamente avanzata, dato che il ginnasio fu costruito nel II secolo a.C. e successivamente ristrutturato in epoca augustea (31 a.C. – 14 d.C.).
“Queste scoperte” – commenta il direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi Roberto Sciarratta – “stanno contribuendo in modo significativo a ridefinire la conoscenza del ginnasio di Agrigento, evidenziandone l’ampiezza e la complessità e facendo emergere nuove ipotesi sul ruolo che questo luogo ebbe nella vita culturale e sociale della città antica. Le ricerche proseguiranno per approfondire ulteriormente la struttura e le funzioni del complesso”.
L’assessore dei Beni culturali e identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato ha dichiarato: “La ricerca archeologica rappresenta una priorità per la Regione, sia in un’ottica di valorizzazione che di tutela del nostro patrimonio culturale e monumentale. Queste nuove scoperte confermano quale ruolo avesse la città nell’antichità e quanto vi sia ancora da portare alla luce, perché sia un patrimonio condiviso con le future generazioni“.