Strage di gatti per la peritonite infettiva: la LNDC chiede l’autorizzazione per l’utilizzo veterinario del farmaco del farmaco salvavita ed invita a firmare una petizione per superare l’immobilismo politico
Migliaia di gatti in Italia continuano a morire per la peritonite infettiva felina (FIP), una malattia virale devastante con un tasso di mortalità superiore al 95%. Eppure, esiste un farmaco efficace per combatterla: il Gs-441524, già approvato nel Regno Unito dal 2021, ma il cui iter di registrazione in Italia è bloccato. Per questo motivo, la LNDC Animal Protection ha lanciato una petizione nazionale rivolta al Ministero della Salute per richiedere l’autorizzazione del farmaco, permettendo così di salvare migliaia di vite.
Un farmaco salvavita bloccato in Italia
Il Gs-441524, molecola derivata dal remdesivir (utilizzato nella terapia anti-Covid), ha dimostrato elevati tassi di remissione nei gatti affetti da FIP. Tuttavia, nonostante le evidenze scientifiche e l’esperienza positiva in altri Paesi, in Italia l’autorizzazione per l’utilizzo veterinario del farmaco è ferma. Questo blocco normativo costringe i proprietari di animali malati a scegliere tra l’impotenza e il rischio di rivolgersi al mercato nero, dove circolano preparati privi di tracciabilità e sicurezza.
Un appello per cambiare le cose
La petizione, avviata nei primi giorni di aprile, ha già raccolto quasi 34.000 firme, ma la LNDC sottolinea che è necessario un numero ancora maggiore per fare pressione sulle autorità competenti. “Ogni giorno che passa senza un’autorizzazione ufficiale costa migliaia di vite – dichiara Piera Rosati, Presidente Nazionale di LNDC Animal Protection – È inaccettabile che, nel 2025, chi convive con un gatto malato di FIP debba scegliere tra l’impotenza e il rischio di rivolgersi al mercato nero pur di salvarlo. Abbiamo una terapia valida, testata, efficace. Ora serve solo la volontà politica per garantire il diritto alla cura anche ai nostri amici a quattro zampe.”
Un’emergenza veterinaria riconosciuta a livello europeo
La richiesta di autorizzazione del Gs-441524 è supportata anche dalla Federazione dei Veterinari Europei (FVE) e dalla FECAV che esortano gli Stati membri a rendere disponibili trattamenti sicuri per i gatti affetti da FIP. Inoltre, il tema è stato sollevato anche in Parlamento italiano da alcune deputate, ma finora senza risultati concreti.
Firma la petizione
LNDC invita cittadini, veterinari, volontari e tutti gli amanti degli animali a firmare e condividere la petizione , accessibile al link: https://chng.it/8J5fjT2TKn](https://chng.it/8J5fjT2TKn. Ogni firma rappresenta un passo avanti per la speranza e la cura di migliaia di animali colpiti dalla FIP, l’ immobilismo normativo deve essere superato per garantire che la cura esistente possa finalmente raggiungere i gatti che ne hanno disperatamente bisogno. Un diritto alla cura che non può più aspettare.