Domenica 22 giugno, celebrazione del Corpus Domini: grande partecipazione alla Messa concelebrata e alla processione cittadina
Domenica 22 giugno 2025 si è contraddistinta per l’intensità spirituale e la straordinaria partecipazione alla Concelebrazione Eucaristica presieduta da don Nino Gulli, affiancato da tutti i parroci della città e dai frati Alfio Lanfranco e Salvatore Callari.
La Chiesa Madre, gremita in ogni ordine di posto, ha accolto centinaia e centinaia di fedeli di ogni età giunti per onorare la solennità del Corpus Domini, manifestando una fede viva e condivisa.
L’omelia di don Nino Gulli, in piena sintonia con l’insegnamento di Papa Francesco, è stata breve ma incisiva. In poco meno di sette minuti, l’arciprete ha saputo offrire una riflessione intensa e centrata sull’essenza dell’Eucaristia al centro della della nostra certezza. Vorrei utilizzare 3 passaggi- ha illustrato don Nino- che ci aiutino ad entrare in questa solennità. L’Eucarestia è MISTERO. I sacerdoti nelle preghiera ripetono che nell’eucarestia c’è il Santo mistero del corpo e del sangue di Cristo. Mistero- ha precisato l’arciprete- nel concetto biblico, non è ciò che non si può svelare o ciò non si può conoscere, non è qualcosa di inaccessibile, ma è qualcosa che ci viene rivelato: Dio ce lo rivela. L’Eucarestia oltre che mistero, è PRESENZA, la presenza è potenza. Quasi a dire che quando Dio c’è dice tutto anche quando non parla. L’Eucarestia è LINGUAGGIO, attraverso l’eucarestia Dio ci parla, la Sua è una grammatica semplice: pane e vino. Nell’eucarestia si realizza il nostro essere Chiesa, la nostra unità, è il sacramento della nostra salvezza realizzata da Cristo sulla croce. Perché celebriamo la solennità del corpo e il sangue di Gesù?- ha domandato- Ogni domenica celebriamo i mistero dell’Eucarestia istituita da Gesù nell’ultima cena. Oggi lo ricordiamo e manifestiamo pubblicamente la nostra fede in questo Sacramento, in esso la Chiesa trova la sorgente del suo esistere e della comunione con Cristo presente nell’Eucarestia in Corpo e sangue, con la processione testimoniamo che per noi cristiani, L’Eucarestia è TUTTO.
A seguire, la processione per le vie della città ha rappresentato un vero e proprio pellegrinaggio urbano di fede e adorazione. Il Santissimo Sacramento, portato in ostensorio, ha guidato il cammino del popolo credente, accompagnato dal canto vibrante del coro cittadino e dal servizio d’ordine garantito dai volontari della Confraternita Santa Croce del Calvario.
Il percorso processionale si è concluso nel suggestivo scenario del Piazzale Belvedere San Francesco, dove don Calogero Lo Bello, presidente del CPC oltre che parroco della chiesa dell’Itria, ha deposto l’ostensorio in bella vista, incorniciato dallo sfondo della città. Lì, in un clima di raccoglimento e devozione, le preghiere sono volate alte come i fumi profumati dell’incenso ardente nel turibolo.
La giornata del Corpus Domini a Favara ha rinnovato il significato profondo dell’Eucaristia come presenza viva di Cristo tra la gente, testimoniando la bellezza di una comunità che cammina unita nella fede.