Favara, riprese all’alba dopo una breve pausa notturna, le ricerche di Marianna Bello: in campo unità cinofile, droni e volontari
Sono riprese all’alba di oggi le operazioni di ricerca di Marianna Bello, investita dalla furia dell’acqua in piazza Libertà la mattina dell’1 ottobre. L’intera zona è rimasta costantemente presidiata dall’unità di crisi e da decine di volontari, impegnati giorno e, parzialmente, anche la notte in un territorio reso ostile dalle condizioni meteo e dalla conformazione del terreno.
Nel Vallone, area impervia e difficile da raggiungere, operano senza sosta vigili del fuoco, sanitari del 118, Protezione Civile regionale e del Libero Consorzio comunale, forze dell’ordine e numerosi cittadini accorsi per offrire il proprio contributo. Le ricerche si avvalgono anche dell’impiego di unità cinofile specializzate, con cani molecolari addestrati per il ritrovamento di persone nei casi più delicati.
A supporto delle squadre di terra, sono stati utilizzati droni per esplorare zone non accessibili a piedi e idrovore per svuotare le anse del Vallone, colme di acqua e fango. Nella giornata di ieri sono stati rinvenuti alcuni effetti personali riconducibili alla famiglia della donna: prima la borsa, poi il documento d’identità della figlia ed infine il cellulare di Marianna. La borsa e il telefonino sono stati recuperati nel Vallone, mentre il documento è stato trovato in una vasca di contenimento svuotata grazie all’intervento di un’idrovora.
Le operazioni proseguono senza sosta, oggi si sono spostate più a valle, dietro lo Sport Village. Tuttavia la presenza di cinghiali, nella zona, rende difficoltosa e pericolosa l’attività di ricerca. Allontanati alcuni cacciatori per scongiurare ulteriori pericoli e problematiche.
Sempre viva la speranza di trovare nuovi elementi utili alle indagini e, soprattutto, di restituire risposte alla famiglia e alla comunità profondamente scossa da quanto accaduto.










