Presentazione del libro “Internato n. 48- I sentieri della memoria ” di Antonella Vinciguerra organizzata dai Lions presso l’I.C. “L.Pirandello” di Porto Empedocle come preludio della settimana della salute mentale: una storia intensa che rompe il silenzio della marginalità restituendo voce e dignità a chi, per la società, è invisibile. Un incontro che ha shakerato letteratura, memoria e impegno civile.
Si è svolta venerdì 3 ottobre, presso l’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” di Porto Empedocle diretto da Anna Gangarossa– , la presentazione del libro “Internato n. 48 – I sentieri della memoria” di Antonella Vinciguerra.
L’ evento è stato promosso dal Lions Club Agrigento Valle dei Templi- presieduto da Antonella Morreale e dal Lions club Zolfare – presieduto da Antonio Vella- in vista della Settimana della Salute Mentale (4-12 ottobre).. Hanno presenziato Mariella Antinoro, presidente della X Circoscrizione Lions e, tramite messaggio, anche Giuseppe Arnone, presidente della Zona 26 Lions.
L’iniziativa, realizzata con il contributo del Centro Studi Antonio Russello, della Compagnia teatrale Arcobaleno e del CIF N.D. Maria Ghibellini Turco, ha registrato una partecipazione attenta e sentita.

La psichiatra Marzia Donia ha offerto, usando un linguaggio comprensibile alla platea di non addetti ai lavori, una riflessione…lucida sulla salute mentale, sulla malattia mentale e sulle problematiche connesse che investono non solo chi ne è affetto, ma la famiglia. Ha, inoltre, disquisito sui 20 anni che ci sono voluti dalla legge Basaglia del 1978 citata nel libro di Antonella Vinciguerra affinché i manicomi “formalmente” chiusi ( “ma solo in entrata”) venissero completamente sostituiti da una rete di servizi territoriali come i Centri di salute mentale, i Centri diurni, i Servizi psichiatrici di Diagnosi e cura, previsti nella legge. Con professionalità e sensibilità, ha saputo intrecciato la dimensione narrativa con quella sociale, sviscerando questioni cruciali come il disagio mentale, l’esclusione e il diritto ad essere curati e non emarginati.
Il romanzo “Internato n. 48”, che affronta con grande delicatezza e, nello stesso tempo, profondità, il tema dell’internamento psichiatrico, della fragilità e della dignità della persona, ha rappresentato il fulcro di un confronto aperto e articolato, arricchito da contributi artistici di grande intensità.
Hanno accompagnato il pubblico, in un percorso emotivo e narrativo che ha dato voce ai protagonisti del libro e alle storie che esso custodisce, le letture dell’autrice, Antonella Vinciguerra e di Franco Sodano, l’esibizione canora di Carmelo Capodici e di Maria Sala, accompagnati entrambi da Gaetano Giammusso alla tastiera.
Per finire, un piccolo estratto della piece teatrale “1…2…3 rintocchi di follia” di Antonella Morreale, per la regia della stessa e di Franco Sodano, interpretata da Laura Pompeo (Antonietta Portulano) e Lillo Pecoraro (Luigi Pirandello).
L’ incontro è stato moderato da Lilia Alba
L’autrice, Antonella Vinciguerra, ha espresso profonda gratitudine per l’accoglienza ricevuta e per il clima di ascolto e partecipazione che ha caratterizzato l’incontro. In un messaggio condiviso sui social, ha definito la serata “un momento di condivisione viva e indimenticabile”, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento.
Molto felici della riuscita dell’evento gli organizzatori Antonella ed Antonio rispettivamente presidenti dei Club Lions Agrigento Valle dei Templi e Zolfare: “continuiamo a ricevere messaggi di apprezzamento, pensiamo che questo service resterà per molto tempo nel cuore di tutti”.
La presentazione ha rappresentato non solo un’occasione culturale, ma anche un momento di sensibilizzazione e impegno civile, in linea con lo spirito della Settimana della Salute Mentale, che proseguirà fino al 12 ottobre con ulteriori appuntamenti dedicati alla promozione del benessere psicologico e alla lotta contro lo stigma.
L’incontro di ieri ha dimostrato come la cultura possa essere strumento di consapevolezza e cura, capace di generare dialogo e costruire comunità attorno a temi spesso trascurati ma fondamentali per la vita collettiva, il libro di Antonella Vinciguerra non fornisce risposte, ma conduce dolcemente il lettore ad interrogarsi su cosa significhi “normalità” in una società che va di fretta e spesso confonde la sofferenza con la devianza.













