domenica, 16 Novembre 2025
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    Don Marco saluta Favara dopo nove anni di intenso servizio: “la porterò sempre nel cuore”

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    Ieri, domenica 5 ottobre, nella chiesa dei SS Pietro e Paolo è stata celebrata la Santa Messa di saluto a don Marco Damanti: un momento intenso di commozione e gratitudine che ha invaso il cuore della comunità e dello stesso sacerdote, a suggello dei nove anni di guida pastorale: un percorso ricco di spiritualità, impegno attivo, ascolto.

    Ieri, domenica 5 ottobre, in una chiesa dei Santi Pietro e Paolo gremita in ogni ordine di posto,

    si è tenuta la messa di ringraziamento e saluto a don Marco Damanti che conclude il suo ministero a Favara dopo nove anni di intensa attività pastorale iniziata nell’ottobre del 2016.

    Foto di repertorio

    L’evento ha rappresentato un momento di profonda commozione e gratitudine, condiviso dalla comunità e dallo stesso sacerdote che ha parlato con la voce rotta dall’emozione ed il cui viso si è rigato di copiose lacrime.


    La commozione è stata amplificata dalla preghiera per Marianna Bello per la quale tutta la comunità é in apprensione da giorni.

    Il percorso di don Marco è stato segnato da spiritualità, ascolto e impegno sociale. In questi anni, numerosi fedeli hanno trovato in lui una guida capace di fermarsi e ascoltare con il cuore, per dare spazio all’anima degli altri,  in un tempo in cui l’urgenza sembra prevalere sull’attenzione all’altro.
    Ha imparato ad amare Favara, con le sue virtù e le sue fragilità, affermando: “Favara merita tanto, la porterò sempre nel cuore”.

    Ha trasformato la parrocchia in un luogo vivo, accogliente, dove spiritualità e azione sociale si intrecciano. Tra le iniziative promosse durante il suo mandato si ricordano la Peregrinatio Mariae, il Grest, la festa dei santi patroni e la dedica del salone parrocchiale a Padre Pino Puglisi, con il motto “Se ognuno fa qualcosa, si può fare molto”, divenuto emblema della comunità guidata da don Marco.

    Particolarmente significativa è stata la realizzazione del centro diurno per anziani “Fratel Biagio Conte”, ospitato in una struttura rinnovata. Il progetto, nato per contrastare la solitudine e la carenza di relazioni tra gli anziani, ha offerto tre giorni a settimana di accoglienza, sorrisi e conforto a decine e decine di persone.

    Don Marco si è distinto per il suo spirito battagliero e per l’impegno civile, intervenendo con forza su temi come legalità, ambiente, disoccupazione e carenza d’acqua. Non sono mancate le immagini che lo ritraggono con il megafono in mano, simbolo della sua voce sempre presente nel dibattito pubblico.

    Accanto alla vita parrocchiale, ha coltivato un forte legame con il mondo della scuola, considerandolo parte integrante della sua missione. Ha insegnato al Liceo “Martin Luther King”, all’Istituto Alberghiero “Ambrosini” e nella sezione carceraria, un contesto difficile ma ricco di umanità. Ha inoltre collaborato con l’Istituto Comprensivo “Andrea Camilleri”, promuovendo una sinergia educativa tra scuola, parrocchia e famiglie.

    Don Marco Damanti non è stato solo un parroco, ma un vero costruttore di relazioni, un ponte tra generazioni, un uomo capace di incarnare la fede con gesti concreti e parole che toccano il cuore.

    Durante la celebrazione, don Marco ha dichiarato: “Non so se ho dato, per questo mi affido alla misericordia di Dio. Ma posso dire con certezza che ho ricevuto tanto, e questo mi ha reso una persona migliore per essere un pastore migliore”. Ha ringraziato la sua famiglia, presente in prima fila,  in particolare la madre, per avergli trasmesso la fede, sottolineando, poi, il dono ricevuto, l’essere stato scelto dal Signore ed il passaggio, dunque,  da una fede di tradizione a una fede di convinzione. La fede va alimentata, come le ampolle che sono sull’altare, se non si mette la cera liquida (la preghiera) non ardono, si spengono.

    Ordinato il 21 settembre di 23 anni fa, don Marco ha ricevuto numerosi attestati di stima da parte della comunità parrocchiale, dell’amministrazione comunale, delle dirigenti scolastiche, di una delegazione di alunni, del coordinatore del consiglio pastorale cittadino e della moderatrice dell’area CPC “Padre Pino Puglisi”. Ha ringraziato anche il comandante della tenenza Paolino Scibetta, con cui ha instaurato un rapporto di immediata sintonia.

    Al termine della celebrazione, la comunità gli ha tributato uno scrosciante e lunghissimo applauso, segno tangibile dell’affetto e della riconoscenza per il suo operato. La cerimonia si è conclusa con la proiezione di un video che ha ripercorso i momenti salienti dei nove anni di ministero.

    Don Marco ha salutato personalmente tutti i presenti, chiudendo con un frugale momento di convivialità che ha suggellato il suo legame profondo con Favara.

    Noi di siciliaonpress vogliamo ricordarlo come nella foto di copertina che lui stesso ha scelto per annunciare la messa di saluto: sorridente e sempre attivo, “prete della gente” e tra la gente. Arrivederci, don Marco

     

     

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