Favara, sesto giorno di ricerche per Marianna Bello si svuotano i laghetti e si perlustra il canalone
Favara – Proseguono senza sosta le ricerche di Marianna Bello, la trentottenne dispersa da mercoledì mattina dopo essere stata travolta dalle acque alluvionali che hanno colpito il territorio. Siamo al sesto giorno di operazioni, il penultimo della precettazione delle forze di polizia, vigili del fuoco e protezione civile.
Le squadre di soccorso continuano a concentrarsi lungo il vallone Cicchillo, dove si ritiene che la donna sia stata trascinata. Gli indizi raccolti nei giorni precedenti – tra cui una scarpa, il portafogli, la borsetta, alcuni documenti e il telefono cellulare – confermano la direzione presa dalla corrente. Ieri pomeriggio, nei pressi del depuratore di contrada Esa Chimento, è stata rinvenuta anche la giacca che Marianna indossava quella mattina.
All’alba di oggi, le operazioni sono ripartite dallo stesso punto del ritrovamento, Vigili del fuoco e Protezione civile, con l’ausilio di pompe idrovore, stanno svuotando i laghetti (ce ne sono circa 20) che si formano a monte e a valle del vallone Cicchillo, mentre si intensifica la perlustrazione del canalone che conduce al depuratore.
Sarebbero arrivati da Catania ulteriori Vigili del fuoco muniti di particolari apparecchiature.
Sul posto sono presenti anche i familiari della donna, visibilmente provati, e il sindaco Antonio Palumbo, che da sei giorni segue e partecipa attivamente alle ricerche. Il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, che ha fatto arrivare le tre squadre di volontari cinofili con cani molecolari ha espresso gratitudine a tutte le forze impegnate, definendo “immane” lo sforzo.
La comunità locale, profondamente colpita, continua a sperare in un esito positivo, mentre le operazioni proseguono con determinazione e senza interruzioni.
