domenica, 16 Novembre 2025
Altro
    HomeComuniI cani molecolari Ula e Claus temporaneamente trasferiti, le ricerche continuano, formalizzato...

    I cani molecolari Ula e Claus temporaneamente trasferiti, le ricerche continuano, formalizzato lo stato di calamità

    -

    Decimo giorno di ricerche, i cani Ula e Claus trasferiti temporaneamente a Viterbo, torneranno a Favara lunedì 13, le ricerche proseguono senza soluzione di continuità,   si amplia il raggio d’azione

    Favara, e non solo,  continua a vivere giornate di angoscia e speranza per Marianna travolta dall’alluvione che ha colpito la città dieci giorni fa. Le operazioni di ricerca proseguono senza sosta, con un ampliamento del raggio d’azione da parte delle squadre di soccorso. Ula e Claus, i cani molecolari del centro addestramento dei Carabinieri di Firenze, in azione a favara da mercoledì mattina, hanno dovuto lasciare temporaneamente il luogo delle ricerche per un impegno già  programmato a Viterbo. Il loro ritorno è previsto per lunedì mattina.

    Nel frattempo, i soccorritori stanno risalendo il canalone verso Favara, controllando zone finora ritenute improbabili per il ritrovamento. Le operazioni si estendono, dunque,  anche agli anfratti lungo le sponde e alle aree precedentemente ispezionate in modo sommario, come deciso in seguito ad un confronto con gli enti impegnati nelle ricerche a cui ha partecipato anche il comandante regionale dei vigili del fuoco Michele Burgio che ieri è stato in visita a Favara per ribadire l’impegno del Corpo in questo momento delicato.

    I mezzi meccanici continuano a rimuovere ingenti quantità di fango, mentre proseguono anche i controlli in mare aperto, sebbene gli esperti ritengano improbabile che la donna possa essere finita in acqua.

    La decima giornata di ricerche ha visto nuovamente all’opera vigili del fuoco, Protezione civile regionale e volontari, impegnati in un’area impervia caratterizzata da canneti, pozze d’acqua e vegetazione fitta, l’impegno dei soccorritori non conosce tregua. La comunità favarese continua a manifestare gratitudine per gli sforzi profusi, sia di persona che attraverso i social.

    Il sindaco Antonio Palumbo ha formalizzato la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità per poter essere nelle condizioni di “sostenere i costi di riparazioni e manutenzioni straordinarie tramite l’interessamento del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, del Ministero dell’Interno, della Presidenza della Regione Siciliana e degli uffici regionali preposti. L’obiettivo è attuare interventi necessari per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle zone maggiormente colpite dall’alluvione”. Il primo cittadino che in questi 10 lunghissimi ed angoscianti giorni ha partecipato in prima persona a tutte le attività di ricerca, ha voluto partecipare, in rappresentanza della comunità,  alla veglia di preghiera organizzata dal coro cittadino ed ospitata dalla Chiesa BMV Mediatrice di tutte le grazie. 

    Favara resta in attesa, sospesa tra dolore e speranza, mentre le ricerche continuano con determinazione.

    Articoli correlati

    Ultimi articoli