Riceviamo una lunga lettera di Giuseppe Di Rosa che ritiene necessario precisare alcune circostanze con riferimento al nostro articolo dal titolo “Assemblea sindaci AICA: ma quali “sistemi mafiosi e massonici”? Solidarietà alla Nobile”(cliccare qui per leggerlo).
Il nostro articolo riporta il contenuto di una nota dell’Assemblea dei Sindaci dell’AICA, trasmessa con mail dello staff della presidente del Consiglio di Amministrazione dell’AICA medesima.
Il punto di vista di Di Rosa sulla provenienza della nota
Giuseppe Di Rosa, nella qualità di “editore e giornalista -Report Sicilia” (così egli stesso si qualifica), ritiene di dover precisare che:
“La nota pubblicata non è dell’Assemblea dei Sindaci, ma della presidente AICA.
“Il documento è stato diffuso su carta intestata della presidenza AICA e inviato alle redazioni dall’indirizzo e-mail ufficiale dello staff personale della presidente Danila Nobile, e non dal canale istituzionale dell’Assemblea dei Sindaci.
“Non esiste, ad oggi, alcun verbale o deliberazione ufficiale che attesti un’approvazione collegiale della nota da parte dei 38 sindaci soci.
“Pertanto, definirla ‘nota dell’Assemblea dei Sindaci’ è improprio, ingannevole e privo di fondamento.
“Si tratta a tutti gli effetti di una comunicazione politica prodotta e veicolata dall’Ufficio di “Staff della presidente, che ha utilizzato i simboli e i canali istituzionali per finalità personali e difensive”.
Le precisazioni di Di Rosa
Inoltre, Di Rosa -per quel che importa ai sensi delle disposizioni legislative sulla stampa-precisa quanto segue: “Né Report Sicilia né il giornalista Giuseppe Di Rosa hanno mai scritto che ‘tutti’ siano ‘mafiosi o massoni’, come riportato nella nota pubblicata dalla testata e diffusa dalla presidente.
“Nel nostro articolo del 9 ottobre, ‘Consulta AICA e Sistema Miccichè: il volto mafioso e massonico della politica agrigentina’, abbiamo scritto:
‘Episodi diversi ma uniti da un filo rosso: quello di una politica che opera come un sistema mafioso e massonico deviato, dove il bene comune è sacrificato agli interessi di pochi.’
“È evidente che si tratta della descrizione di un sistema di potere opaco e distorto, non di un’accusa personale o collettiva.
“Abbiamo descritto dinamiche amministrative e politiche, non persone”.
Le altri parti della lettera
La lunga lettera di Di Rosa è composta anche da altre parti riguardanti ulteriori questioni. Si tratta di questioni concernenti: il Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni, la Consulta delle Associazioni dell’AICA e l’ufficio di staff del presidente CdA dell’AICA.
Tali questioni non hanno nulla a che fare con l’articolo del nostro quotidiano online dal titolo “Assemblea sindaci AICA: ma quali “sistemi mafiosi e massonici”? Solidarietà alla Nobile”(cliccare qui per leggerlo).
Da parte nostra, precisiamo qui che Sicilia On Press si è limitata a riportare nell’articolo in questione i contenuti della nota dell’Assemblea dei Sindaci dell’AICA, ritenendola attendibile.
La nota infatti proviene da fonte riferibile alla presidenza del consiglio di amministrazione dell’AICA: fonte dalla quale provengono tutti i comunicati stampa dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini e dei suoi organi.










