San Leone a rischio isolamento nautico: urgente il dragaggio del porto
Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025 deve affrontare una questione urgente: il porto turistico di San Leone è al limite dell’utilizzabilità, con un fondale ridotto a soli 50 cm di profondità in quasi tutta l’uscita del porto. Video e foto di Adriano Varisano documentano chiaramente la gravità della situazione, mostrando quanto l’insabbiamento abbia reso difficoltosa la navigazione.
Nel contesto di Agrigento Capitale della Cultura, il porto turistico di San Leone deve essere riqualificato e reso nuovamente funzionale. Se la città vuole davvero proporsi come destinazione turistica all’altezza del titolo, l’infrastruttura portuale va salvaguardata .
Agrigento non può permettersi di perdere questa occasione irripetibile!
Mentre si investono milioni in eventi e comunicazione, il mare, uno dei principali patrimoni della città, viene trascurato. È necessario che le istituzioni intervengano con un dragaggio immediato e una messa in sicurezza del fondale per permettere nuovamente il transito in sicurezza.
Già con ordinanza n. 02 del 04.02.2025, (leggi articolo relativo) la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle aveva interdetto al transito una porzione dello specchio acqueo a causa del fenomeno di insabbiamento e del restringimento della zona navigabile
L’ordinanza, già a febbraio, evidenziava che l’ innalzamento del fondale aveva ridotto drasticamente lo spazio per la navigazione e che la profondità media dei fondali, variabile per condizioni meteomarine, vento e maree, era insufficiente per garantire la sicurezza del porto.
Il porto di San Leone rischia di perdere il suo ruolo strategico per il turismo e la nautica. Agrigento, nel suo anno da Capitale della Cultura, deve dimostrare di saper gestire le proprie risorse garantendo sicurezza e sviluppo costiero.
Il dragaggio del porto non è più rimandabile: serve un’azione concreta, prima che il porto turistico diventi inutilizzabile del tutto.